TRADITI DA UN INFRADITO, PRESI DUE RAPINATORI

Accusati di essere gli autori della rapina, commessa ai danni di un 39enne sulmonese sotto la sua abitazione mentre rincasava nella notte tra il 19 e il 20 agosto scorso, sono stati arrestati dalla squadra anticrimine del commissariato di Sulmona, con la collaborazione dei colleghi del Commissariato di Avezzano,  due trentottenni di origini rom, un sulmonese e un avezzanese, rispettivamente Bruno Spinelli e Claudio Morelli, già noti alle forze dell’ordine perchè accusati di reati al patrimonio e alla persona. I due avrebbero  prima immobilizzato, poi aggredito e strappatogli dal collo una collana da 3500 euro, tentando, poi, invano di strappargli di dosso altri bracciali. Per ricostruire i fatti e risalire agli autori dell’aggressione  all’uomo, anch’egli già noto alle forze dell’ordine, sono state preziose  per la polizia le testimonianze e una ciabatta infradito, trovata sul posto, persa da uno dei due arrestati. Importanti per l’indagine sono state le videocamere di sorveglianza, sistemate in un locale non molto distante, dove i tre si trovavano prima del fatto, senza  aver avuto discussioni o colluttazioni. Dalle immagini la polizia è riuscita a reperire importanti informazioni. Denunciati dalla polizia, come hanno spiegato il commissario Francesca la Chioma e l’ispettore capo Daniele L’Erario, questa mattina in conferenza stampa, altri tre sulmonesi di etnia rom, con l’accusa di violenza privata, in quanto avrebbero avvicinato il trentanovenne insultandolo e incutendogli timore affinchè non denunciasse i suoi aggressori. Non sono ancora ben chiari i motivi alla base della rapina, su cui sta indagando la polizia. I due, su autorizzazione del Gip Marasca, al momento si trovano nel carcere di Sulmona e Avezzano. Una proposta è stata presentata dalla polizia, secondo cui, come misura di prevenzione, per tre anni Morelli dovrà stare lontano dal Comune di Sulmona.