FAS, ANCORA UN’ALTRA ASSEMBLEA
Doveva essere un’assemblea decisiva quella di ieri, durata tre ore nella sede sulmonese della Provincia, per arrivare al dunque in merito ai progetti per i Fondi Fas (in ballo per la Valle Peligna ci sono quasi 17 milioni di euro) e presentare le proposte alla Provincia oggi, secondo i termini previsti, in vista poi del 30 settembre, termine ultimo per la consegna in Regione. Si dovrà, invece, attendere il prossimo giovedi 12 settembre. E’ stata concessa, infatti, una proroga e l’assemblea di partenariato si aggiornerà con i termini del verbale invariati, come anche i fondi previsti per il Cogesa e la Saca non subiranno modifiche, difesi a spada tratta dalla maggioranza dei sindaci presenti e dei rappresentanti delle categorie. Focus della discussione è stata la proposta avanzata in extremis dal sindaco di Sulmona, Peppino Ranalli, in seguito alla conferenza dei capigruppo dei giorni scorsi, proponendo di rimodulare la ridistribuzione dei finanziamenti stanziati per Cogesa e Saca, recuperando dal privato a favore dell’incremento di risorse per la parte pubblica, puntando a un progetto unitario territoriale finalizzato alla rivalutazione dell’Abbazia celestiniana con la realizzazione del distretto culturale, comprendente la messa a sistema degli altri progetti che non andrebbero dispersi, come quello delle Terre dei peligni, della Valle del Sagittario (impianti di risalita), di Pratola Peligna (ostello dei pellegrini). Un’idea non condivisa dall’assemblea. Tempi troppo stretti per ridisegnare l’iter. Critico, in particolare, Fabio Spinosa Pingue, presidente di Confindustria L’Aquila, sostenendo che in questo modo verrebbero penalizzate le industrie “faccio finta di non sentire”, ha detto animando un dibattito, sottolineando che si sarebbe aspettato un progetto sul turismo, che invece non è arrivato. A coordinare i lavori, da due anni, il presidente della Comunità Montana Peligna, Antonio Carrara, e la vicepresidente della Provincia dell’Aquila Antonella Di Nino. “Il progetto vincente è quello che mette d’accordo tutti” ha affermato in chiusura Carrara, spronando tutti a dirigersi nella stessa direzione “Al di là delle polemiche” ha commentato “il lavoro prosegue e speriamo di riuscire entro settembre a portare a termine ciò su cui siamo d’accordo, che è più delle cose sui siamo in disaccordo”. Soddisfatta del lavoro fatto finora la Di Nino che ha affermato “teniamo duro”. Ha commentato la difesa dell’operato da parte dei sindaci. “la proposta del Comune di Sulmona” ha detto “viene valutata nella parte in cui non prevede una modifica sostanziale dell’accordo già votato. Ampia apertura su eventuali rimodulazioni che tuttavia non modificano la sostanza delle progettualità”. E’ stato proposto, a margine dell’incontro, di non disperdere il tavolo di partenariato in futuro, dopo questa esperienza, utile per ragionare unitamente su altre situazioni che riguardano il territorio. Con una battuta Carrara e Di Nino si sono tirati fuori da un eventuale ulteriore coordinamento dei lavori. “La scommessa” hanno concluso ironicamente ” è finire tutto prima che verranno soppresse Provincia e Comunità Montana”.