VERSO DOPPIA UNIONE DI COMUNI

Con la soppressione della Comunità Montana Peligna ( Legge Regionale 9.1.2013, n 1) si và verso la costituzione di due unioni di comuni. E’ quanto deciso dalla conferenza dei sindaci, prendendo atto della volontà dei sei comuni della Valle del Sagittario di voler creare un gruppo unico. Una sarebbe  formata da 10 comuni con una popolazione di 18071 abitanti e una superficie di 33159 (Campo di Giove, Cansano, Corfinio, Pacentro, Pettorano Sul Gizio, Prezza, Pratola Peligna, Raiano, Roccacasale e Vittorito), l’altra da 6 paesi con una popolazione di 6405 abitanti e una superficie di 29.557 ha (Anversa, Bugnara, Cocullo, Introdacqua, Villalago e Scanno).   Al termine di un lungo confronto tra i primi cittadini dei 16 comuni, che si è svolto a palazzo Sardi, prima, a seguito delle norme nazionali che obbligano i comuni inferiori a 5 mila abitanti alla gestione associata di funzioni e servizi e,  dopo, a seguito delle norme regionali che sopprimono le comunità montane. La parola finale ora spetta ai Consigli comunali che saranno chiamati a deliberare nel corso della prossima settimana, con delibere di identico contenuto, concordate nella conferenza dei sindaci. Termine ultimo, secondo la legge regionale, il 15 settembre prossimo. Se le delibere saranno approvate dai consigli comunali, si aprirà un periodo nel quale, a breve, gli stessi consigli saranno chiamati ad approvare l’atto costitutivo e lo statuto dell’unione in modo tale da poter insediare gli organi  entro il 31 ottobre fissato dalla legge regionale.

“La decisione della conferenza dei sindaci, se confermata dalle assise civiche, apre sicuramente una nuova fase non priva di problemi,  considerata la necessità di assicurare la continuità dei servizi e di decidere in merito al destino del personale dipendente, nonché l’esigenza di riorganizzare progressivamente tutti i servizi e funzioni fondamentali” spiega in una nota il presidente della Comunità Montana Peligna, Antonio Carrara. “E’ una nuova fase nella quale, oltre ai problemi, sarà possibile cogliere l’opportunità anche per cambiamenti necessari. Sicuramente si poteva fare di meglio, ma, intanto, abbiamo evitato l’estrema frammentazione del territorio e aperto la possibilità in futuro di una collaborazione più stretta anche con i comuni non obbligati. Avviene oggi per Pratola, potrà avvenire, mi auguro, domani anche con il comune di Sulmona per il quale non esisteranno più ostacoli normativi, come accadeva in passato per la Comunità Montana”