PER IL SULMONA COMINCIA L’AVVENTURA IN SERIE D
L’orologio della Santissima Annunziata è prossimo a segnare le 15. L’arbitro ha già il fischietto tra le labbra. Il pallone è a centrocampo in attesa di essere calciato. Il rumore dei tacchetti sul cemento del tunnel che porta al prato è rotto solo dai cori dei tifosi sugli spalti. Tutto è pronto. Ognuno è al suo posto, anche il Sulmona quest’anno è al posto che gli compete. Domenica è ormai prossima e la trepidazione in città per il ritorno in Serie D è ormai incontenibile. Mecomonaco ha già le idee chiare sulla formazione che scenderà al “Lancellotta”: in porta è favorito Moggio su Di Giovannantonio, difesa a quattro con Sphao e Bensaja che sugli esterni e Brack affiancato da uno tra Gasperini e Cirina. Mediana composta da Spigonardi e Berardi mente Proietti, Vitone e D’Angelo agiranno dietro al terminale offensivo Ceccarelli. Pronti a subentrare gli esperti Mercurio, Cavassinni e Bordoni assieme agli under Iallonardi e Montesi. Il mercato in entrata intanto prosegue. L’accoppiata Muscariello-Bresciani ha regalato a Mecomonaco un nuovo tassello da aggiungere al puzzle: si tratta dell’esterno offensivo Giovanni Taormina. Ufficializzato da pochissime ore, il classe ’88 ha dietro le spalle esperienze tra i professionisti con Andria e Viareggio. La finestra estiva di mercato sarà aperta fino al 2 settembre e gli uomini di Scelli sono sempre alla ricerca di una prima punta. Gli acquisti di Vitone, Berardi, Mercurio, D’Angelo, Cirina, Ceccarelli e lo stesso Taormina, assieme alle conferme di Brack e Gasperini, possono far sognare i tifosi biancorossi. Tifosi che saranno costretti a seguire la squadra a Chieti per le prime due partite interne del Sulmona a causa della risemina del manto erboso del Pallozzi.
I biancorossi si riaffaccino nel torneo interregionale dopo diciannove lunghissimi anni. Troppi per una società che ha una storia, in questa categoria, più antica dell’album dei calciatori Panini. Infatti, oltre un paio di sporadiche presenze nella serie C nei primi anni del dopoguerra, i peligni hanno mosso i primi passi in Serie D dalla stagione 59-60. Nardò, Alma Juventus, Liberty Bari, Ternana e Mezzanotte Pescara sono state le avversarie da battere fino al 1965, anno della retrocessione. Nel ’71 il ritorno prima nel famoso girone H, raggruppamento storico per le società del centrosud assieme ad Audace Cerignola, Pescara e Gallipoli. Poi, nel ’75, nel gruppo G dove trova la più blasonata Juve Stabia e le storiche rivali Avezzano e l’Aquila. Da qui in avanti sarà un’alternarsi di sali-scendi tra Serie D e Promozione abruzzese fino al 1987. L’età dell’oro del calcio sulmonese germoglia tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta. Più volte sarà sfiorata la promozione in Serie C: nella stagione 1989-1990 e in quella 1991-1992, conclusa con l’amara sconfitta agli spareggi contro il Sora. Il Sulmona nelle stagioni successive sprofonderà nel baratro. Il fallimento societario e la retrocessione in Prima categoria sono l’inizio di un incubo che continuerà con le sconfitte contro Selargius e Casacastalda ai Play off nazionali d’Eccellenza. Un’incubo da cui, però, il Sulmona è pronto a svegliarsi domenica quando l’orologio segnerà le 15 e l’arbitro fischierà l’inizio della partita contro l’Isernia.
Valerio Di Fonso