ERGASTOLANI PRODURRANNO SEMI DELL’AGLIO ROSSO

Dodici ergastolani reclusi nel carcere di Sulmona produrranno il seme dell’aglio rosso, attraverso tecniche di moltiplicazione che garantiranno, da un lato, la conservazione della biodiversita’ agricola regionale e, dall’altro, una competenza professionale, nell’ottica del loro recupero e reinserimento sociale. Il progetto di collaborazione tra la Regione Abruzzo e la Casa di reclusione di via Lamaccio e’ stato formalizzato in una convenzione firmata questa mattina a Pescara tra l’assessore allo Politiche agricole, Mauro Febbo, e il direttore dell’Istituto peligno, Massimo Di Rienzo. “E’ una iniziativa evidenziata dallo stesso ministero – dichiara Febbo – per la sua peculiarita’ e originalita’, e che ci rende orgogliosi non solo per gli aspetti legati alla conservazione dei semi autoctoni abruzzesi ma anche per il contributo fattivo a contrastare il disagio nelle carceri. Mentre il Parlamento si appresta a varare il decreto svuota-carceri noi facciamo altro”. Il direttore della Casa di reclusione di massima sicurezza Di Rienzo ha spiegato che saranno solo gli ergastolani, all’interno di un terreno ricavato dentro le mura della struttura, dotato di protezione climatica, ad occuparsi dell’attivita’ di moltiplicazione dei semi dell’aglio rosso di Sulmona, che ha definito “riconciliativa, terapeutica, da noi agognata e apprezzata”. Alle attivita’ agricole sono pure destinati altri detenuti di minore pericolosita’, cui e’ destinato un terreno di tre ettari piu’ esterno. Nella sostanza, la convenzione tra la Regione Abruzzo e la Casa di reclusione, quest’ultima ha gia’ collaborato con l’ex Arssa nella moltiplicazione di specie tipiche regionali, prevede che il carcere realizzi campi di moltiplicazione del seme dell’aglio rosso di Sulmona, in modo da garantire partite certificate dall’Ente nazionale sementi elette (Ense) e dall’Istituto Fitopatologico regionale. A loro volta, i Consorzi produttori di aglio rosso di Sulmona si impegnano ad acquisire dalla Casa di reclusione i bulbi da seme prodotti, mentre l’eccedenza sara’ restituita alla Regione Abruzzo. Il patto evidenzia che le attivita’ della casa di reclusione di Sulmona favoriscono l’occupazione lavorativa della popolazione detenuta nonche’ l’acquisizione di specifiche competenze, spendibili sul mercato del lavoro, in funzione del reinserimento extramurario; e l’interesse della Regione Abruzzo a rinnovare i rapporti con la Casa di reclusione di Sulmona e promuovere tutte le iniziative atte al recupero sociale della popolazione carceraria. Alla conferenza stampa ha partecipato anche Antonio Ricci, in rappresentanza del Consorzio aglio rosso di Sulmona, mentre l’assessore Febbo ha ricordato la fattiva collaborazione del vicepresidente del Consiglio regionale, Giovanni D’Amico.

fotofebbo