RISCHIA DI CHIUDERE LA CHIESA SANTISSIMA TRINITA’
“Non chiudete la Santissima Trinità”. Appello accorato della comunità trinitaria di Sulmona che raccoglie, con una petizione, oltre settanta firme per farsì che l’antica chiesa situata lungo Corso Ovidio, protagonista soprattutto nel Venerdi Santo, non chiuda i battenti. Rischio paventato con l’imminente trasferimento delle Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino. Petizione alla mano, l’Arciconfraternita, “rammaricata” per la notizia “infausta”, tenta di convincere la Madre Generale affinchè revochi la decisione, scongiurando, così, l’eventualità che la comunità resti priva dell’indispensabile contributo delle Suore stesse, proprio nella nobile città che diede i natali alla Madre Fondatrice, Suor Barbara Micarellli. In questi anni la cura della chiesetta, protagonista soprattutto durante la Processione del Venerdi Santo, era affidata proprio alle Sorelle, dal 1964 ospiti nel piccolo edificio della Domus Orationis di via Ciofano, accanto alla chiesa, le quali si occupavano dell’apertura e chiusura e, fino a tempi non troppo remoti, anche alla pulizia. In coincidenza con questa imminente partenza, decisa dalla Madre generale per ragioni di riorganizzazione delle case delle suore Francescane, in diversi territori d’Italia, il rischio che che nel prossimo futuro la chiesa possa restare chiusa sembra farsi concreto a causa anche dell’attuale disagio fisico sofferto dal cappellano don Vittorio D’Orazio, quasi novantanovenne, il quale da due settimane non celebra la messa domenicale. “Tra pochi mesi si compirà il 50esimo anniversario della presenza delle Suore Francescane in questa nostra comunità” si legge nella petizione “appare a tutti difficile e veramente triste pensare ad un anniversario da celebrare in assenza delle stesse Suore che da quattro decenni servono con tutta umiltà e grande zelo i bisogni spirituali e materiali di questa nostra comunità, a cominciare dall’Adorazione perpetua del SS Sacramento e dal quotidiano culto reso nella chiesa della SS Trinità, cuore religioso e spirituaòe della città di Sulmona e dell’intera Diocesi di Sulmona Valva”.