UNO SMERALDO NELLA VALLE PELIGNA
Uno Smeraldo nella Valle Peligna. Aperitivo di gala con tanto di taglio del nastro e benedizione del vescovo ieri a Raiano per l’inaugurazione dello “Smeraldo Wellness Resort” (clicca qui), sontuoso e modernissimo luxury hotel a cinque stelle, con tre ristoranti a tema, una sala conferenze da quattrocento posti, che sorge dalle fondamenta della struttura termale, a pochi chilometri dal centro abitato. Si punta sull’eccellenza, al fine di rilanciare le terme chiuse da anni e realizzare una serie di servizi convenzionati con la Asl. Abito da cocktail per gli invitati e scenografia di tutto punto per l’accoglienza, con parcheggiatori e personale per gli onori di casa. A fare da contorno il tepore di una bella serata di Giugno. A un lato, in bella mostra, una serie di scintillanti Ferrari accompagnavano l’ospite fino all’ingresso principale, dove ha degustato senza fretta un leggero aperitivo prima del tour all’interno dell’ imponente struttura dall’innovativo design, tra eleganti corridoi e ampie e suite. Di quelle che lasciano a bocca aperta. Di quelle che da queste parti non se ne sono mai viste. Un lusso alla moda che impreziosisce il territorio. Tanti politici e amministratori, la senatrice Paola Pelino, l’assessore regionale Angelo Di Paolo, Luciano D’Alfonso ( toccata e fuga) il presidente e la vice della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo e Antonella di Nino, i sindaci dei Comuni della Valle Peligna, compreso il primo cittadino di Sulmona. E poi tanti imprenditori, come Gabriele Gravina. “E’ un nuovo punto di partenza” ha affermato il direttore, l’imprenditore campano Gianfranco Melillo, spiegando di puntare a trasformarlo in un punto di riferimento del termalismo per elevare il turismo. Torta e champagne hanno chiuso in bellezza la serata, il cui inizio è stato preceduto da una protesta. A poche ore prima dell’arrivo degli invitati, un sit-in pacifico con striscioni e cartelli è stato organizzato da parte di una ventina di imprenditori e operai, provenienti dal Frusinate e dalla Valle Peligna, reclamando la retribuzione relativa a lavori eseguiti nella struttura nel 2011, anno in cui l’imprenditore campano rilevava all’asta per oltre 2 milioni di euro le ex Terme Ovidio. Protesta monitorata dai carabinieri di Raiano e placata all’arrivo dell’avvocato pronto per un accordo, poi raggiunto.