METANODOTTO, PD “TAVOLO TECNICO ISTITUZIONALE”
“Un tavolo tecnico istituzionale per un confronto sulla realizzazione del metanodotto della Rete adriatica, un’opera imponente (687 chilometri) strategica per il Paese per la quale, pero’, va ripensato il tracciato che, cosi’ come gia’ previsto, attraverserebbe zone sismiche e di interesse comunitario”. E’ quanto tornano a chiedere i deputati Pd le cui regioni verrebbero interessate dal metanodotto, Vittoria D’Incecco (Abruzzo), Raffaella Mariani (Toscana), Alessia Morani (Marche) e Walter Verini (Umbria), in una lettera al ministro dello Sviluppo Economico Zanonato dove ricordano che gia’ nella scorsa Legislatura fu sollevato il problema della non sostenibilita’ ambientale di parte del tracciato previsto nel progetto del 2004 della Snam Rete Gas Spa, che attraverserebbe dieci regioni, tre parchi nazionali, uno regionale ed oltre venti siti di rilevanza comunitaria. I deputati Pd spiegano che “la commissione Ambiente della Camera della precedente legislatura voto’ all’unanimita’ un parere per la modifica sostanziale del tracciato e il Governo Monti fece proprio un ordine del giorno che chiedeva la costituzione di un tavolo tecnico istituzionale di confronto fra il soggetto privato presentatore del progetto e gli enti territoriali interessati. Inoltre, – precisano – nonostante le direttive CEE e la giurisprudenza comunitaria obblighino a una valutazione di impatto ambientale (VIA) di tipo complessivo dell’opera, al contrario la Snam Rete Gas Spa, ha presentato cinque VIA parziali. A fronte di tutto cio’ – concludono i parlamentari democratici – e’ improcrastinabile per la realizzazione di questa importante opera l’avvio di un confronto fra le parti che individui soluzioni idonee di tracciato per la sicurezza e la salvaguardia del territorio”.