BALLOTTAGGIO, STRATEGIE SOTTO L’OMBRA DEL RICORSO
Strategie sotto l’ ombra del ricorso. I sulmonesi lo hanno votato, pur sapendo che non c’è più, regalando a Fulvio Di Benedetto, candidato sindaco stroncato da un infarto durante un incontro elettorale lo scorso 15 maggio, l’accesso al ballottaggio. Posto, invece, slittato al terzo candidato più votato, Luigi La Civita, il quale tenterà di superare l’ottimo risultato ottenuto da Peppino Ranalli. Il caso del candidato deceduto, ma votato ugualmente, rimbalza sulle pagine dei quotidiani nazionali oggi suonando strano, all’indomani dei risultati di queste anomale amministrative, funestate dal lutto e complicate da errori e intoppi burocratici, come le schede errate nella grafica ristampate in tutta fretta a due ore prima dell’apertura dei seggi. “Sulmona Unita”, la coalizione che riunisce le 5 liste a sostegno di Fulvio Di Benedetto si dice pronta al ricorso alla Corte Costituzionale, per invalidare queste elezioni considerate falsate, come aveva anticipato già nei giorni scorsi. Battaglia sostenuta dall’ onorevole Giulio Sottanelli, il quale aveva presentato un’interrogazione al Viminale, ottenendo l’interessamento del Ministro Alfano, ma non la soluzione all’ incredibile vuoto normativo, perchè troppo poco tempo per fare un decreto (clicca qui). Oggi l’onorevole Sottonelli, confermando la sua convinzione che le elezioni andavano rinviate e che quello attuale è un risultato falsato in quanto non rispetta la volontà popolare, afferma che “purtroppo si è verificato ciò che temevo e che avevo tempestivamente sottoposto al ministro Alfano”. Commenta sostenendo che al ballottaggio è approdato il candidato del centrodestra con solo il 10,58% dei voti, mentre Sulmona Unita che ha ottenuto il 25,7% dei consensi resterà fuori. “Il candidato del Pdl, guarda caso, è stato così favorito” aggiunge, auspicando che, adesso, di fronte al risultato elettorale il Ministro possa intervenire. In città, intanto, si formulano ipotesi in vista della sfida Ranalli- La Civita, ragionando su strategie per eventuali apparentamenti tra candidato sindaco e singole liste (al momento non ancora dichiarati). In caso di zero apparentamenti si avrebbe la doppia ipotesi: se vincesse Ranalli al ballottaggio, tra le file della maggioranza andrebbero dieci consiglieri comunali pescati dalle 6 liste. 3 del Pd, Alessio Di Masci, Luciano Marinucci e Maria Ciampaglione, 4 di “Pronti per Cambiare”, la seconda lista più votata in questa tornata elettorale che vedrebbe tornare a palazzo San Francesco Luigi Santilli (candidato consigliere più votato), Franco Casciani, Roberta Salvati e Daniele Del Monaco; per “Noi Sulmona”: Valerio Giannandrea, per “Certo che partecipo” : Alessandro Pantaleo, per Sel: Salvatore Di Cesare. All’opposizione: 3 di Sulmona Unita (Gianfranco Di Piero, Mimmo Di Benedetto, Mario Sinibaldi), e i tre candidati sindaci: Alessandro Lucci, Enea Di Ianni, e Luigi La Civita. Seconda ipotesi: se dovesse avere la meglio il candidato sindaco del Pdl tra i consiglieri di maggioranza tornerebbe gli uscenti Gaetano Pagone e Donato Di Cesare, e le new entry Claudio Mastrogiuseppe, Anna Rita Ponticelli, Angela Cantelmi, Virginia Ricci, Salvatore Fluttuante e De Gennaro, oltre a due dell’altra lista Giovani Futuro. Tra i banchi della minoranza andrebbero tre del centrosinistra, Santilli e Di Masci insieme a Ranalli, per Sulmona Unita: Di Benedetto e Di Piero e il candidato sindaco Enea Di Ianni.