NANNARONE RASSEGNA DIMISSIONI
A favore del rinvio delle elezioni, dopo la morte del candidato sindaco Fulvio Di Benedetto, Teresa Nannarone si dimette dal ruolo di vicesegretaria e portavoce del Pd. Lo comunica attraverso una lettera inviata ai vertici di partito. L’ex assessore provinciale, candidata sindaco per il Pd alle primarie del centrosinistra , ha affermato che resterà comunque nel Partito Democratico, come spiega nella nota: partito “che ho fondato e in cui sono rimasta anche quando altri Partiti mi proponevano incarichi e importanti carriere, nella speranza che a breve si superi questa indegna pagina politica ed umana”. “Da mesi” scrive “non riesco a recitare un ruolo serio e sereno all’interno del Circolo di Sulmona. I motivi sono stati e sono purtroppo sotto gli occhi di tutti, perciò non starò qui a ripeterli, e “per il bene della ditta”, come diceva Bersani, ho sopportato situazioni assurde e paradossali di cui mi assumo comunque ogni responsabilità. A tutto però c’è un limite, specialmente quando l’assenza della politica è talmente forte in un Circolo che tutto diventa un teatrino alla De Filippo. Se poi all’assenza della politica si somma la mancanza del benché minimo buon senso, è davvero troppo!
La morte di Fulvio Di Benedetto per il Circolo di Sulmona non è neppure avvenuta” continua la Nannarone “e pensare che era stato un iscritto al PCI e un elettore alle primarie! Una discussione sulle posizioni da prendere con il candidato sindaco, neppure a parlarne: tant’è che la decisione di quest’ultimo di non firmare una richiesta di rinvio, non è stata oggetto di un confronto all’interno del maggiore partito che lo sostiene, né è stata motivata politicamente. Io non condivido questa scelta, non tanto perché credo che il Ministero possa realmente accogliere il differimento richiesto anche di soli 15 giorni, ma perché un gesto di coraggio e generosità avrebbe caratterizzato in tal senso il candidato e avrebbe contribuito a svelenire il clima politico innalzando “il livello umano” di tutti gli aspiranti sindaci e quindi della città. Ancora una volta invece si è scelta una scorciatoia che non solo porterà altre divisioni, ma che difficilmente si supererà. Chiunque vincerà tra coloro che hanno ostacolato il rinvio, sarà oggetto di ricorsi, ecc, ma soprattutto avrà contribuito a creare ulteriori tensioni e sentimenti di forte avversione di cui la Città non ha bisogno. Come vicesegretaria del Circolo, né su questa importante scelta né su altre sono stata interpellata. Forse perché avrei suggerito al candidato sindaco di centrosinistra di comprovare le sue qualità umane, perché le altre si possono anche costruire o improvvisare, quelle invece no, e come diceva Manzoni se non le hai non le puoi cercare”.