IL MORRONE ILLUMINATO PER CELESTINO V
Fiaccole accese dall’Eremo di Sant’Onofrio hanno illuminato il sentiero alle pendici del Morrone dando il via ad una “Piccola Perdonanza”, suggestivo appuntamento che anticipa l’evento del mese di agosto, dal santuario caro a San Pietro da Morrone (in cui fu raggiunto dalla notizia della sua elezione a pontefice, il 5 luglio 1294). Il rito, divenuto ormai tradizione, giunto alla ventiquattresima edizione, in occasione della ricorrenza della morte di Celestino V (19 maggio 1296), è partito proprio dal luogo simbolo della fede celestiniana locale, con tanto di autorizzazione comunale, dopo i lavori di messa in sicurezza in tre giorni e uno stop di tre anni (clicca qui). Torce alla mano, fedeli, habituè, bambini, madri e padri con passeggini, tra cui anche qualche candidato alle amministrative a caccia di voti tra una preghiera e un’altra, si sono incamminati con le fiammelle accese simbolo di speranza, attraversando il sentiero carico di storia fino alla chiesetta di San Pietro a Bagnaturo, scortati dai volontari della Protezione Civile e accompagnati dal parroco di Bagnaturo e dal presidente dell’associazione celestiniana Giulio Mastrogiuseppe, organizzatore dell’iniziativa in sinergia con l’instancabile comitato per i festeggiamenti della frazione che unisce Sulmona e Pratola Peligna. In testa ai tedofori l’assessore comunale di Pratola, Costantino Cianfaglione, nel mezzo la vicepresidente della Provincia dell’Aquila, Antonella Di Nino, che tanto si è data da fare per risolvere il caso e permettere all’area dell’Eremo di tornare a vivere, dopo che per tre anni l’ordinanza comunale ne ha vietato l’accesso per rischio frana. Ad attendere la toccante processione una breve cerimonia alla presenza del sindaco di Pratola Peligna, Antonio De Crescentiis, e di tanti cittadini che hanno omaggiato Celestino V, nell’anno del Giubileo Celestiniano, a memoria del settecentesimo anniversario della canonizzazione di Pietro da Morrone. Un minuto di silenzio, un omaggio a Nunzio Cianfaglione, a un anno dalla scomparsa, e al candidato sindaco Fulvio Di Benedetto deceduto mercoledi scorso durante un incontro elettorale. Non poco morbide le parole di Mastrogiuseppe nel suo intervento, ricordando le odissee affrontate dall’associazione celestiniana e dal comitato Torna a Sulmona Celestino per inaugurare la statua del Santo lungo Corso Ovidio a Sulmona, elogiando quanti hanno contribuito e puntando il dito contro chi non ha permesso di stringere i tempi per la riapertura del santuario, che si augura diventi definitiva (al momento ancora senza ordinanza comunale che ne ufficializzi il pericolo rimosso). Intanto, l’Eremo torna alla gente.
breve sosta nel piazzale in cui il parroco del paese e altri tedofori si uniscono alla fiaccolata