FULVIO DI BENEDETTO MUORE IN INCONTRO ELETTORALE

“Scusate…scusate un momento..”. Sono le ultime parole che ha pronunciato lentamente il candidato sindaco Fulvio Di Benedetto alle 12.20 mentre sentiva che stava per perdere i sensi, colto da un malore che purtroppo non gli ha lasciato scampo. A nulla sono valsi i disperati tentativi di rianimarlo da parte del personale del 118. Quarantacinque minuti interminabili. Poi la terribile notizia: Fulvio Di Benedetto, 67 anni, ingegnere, candidato per la coalizione “Sulmona Unita”, è morto. Si è accasciato sulla sedia da cui stava parlando durante un incontro con gli altri sei candidati sindaci organizzato dalla Confesercenti nei locali Officina dei Sapori Cescot Abruzzo in via Marcante. Stava spiegando, nei due minuti a disposizione per ognuno, quanto “serve per rilanciare i settori come l’artigianato, il commercio e l’agricoltura”, queste le testuali parole pronunciate proprio un attimo prima di avvertire che si stava sentendo male.  Bianco in volto, chiede scusa alla platea, gli occhi in su, la testa indietro contro il muro, sviene. Scattano tutti in piedi. Rapido il soccorso dei candidati sindaci che erano seduti vicino a lui nella piccola stanza verde. Lo sorreggono, lo stendono sul pavimento. I primi ad intervenire Peppino Ranalli e Palmiero Susi. Quest’ultimo, medico, intuendo che non fosse un semplice calo di zuccheri, ha subito praticato un massaggio cardiaco, nella disperata corsa contro il tempo. Il cuore in gola, la speranza tra i denti e le preghiere che viene spontaneo recitare.  Momenti concitati. In quel frangente, mentre Fulvio lotta tra la vita e la morte, nessuno è più il candidato: sono uomini che cercano disperatamente di salvargli la vita. Attimi che sembrano ore interminabili. Si chiama il più rapidamente possibile l’ambulanza, uscendo  fuori dal locale dato il debole segnale dei cellulari. Svelta una volontaria della Croce Rossa, presente alla conferenza, in quanto socia della Confesercenti, la quale ha subito praticato una respirazione artificiale nei primi tentativi di soccorso, in attesa che il 118 arrivasse sul posto. Intanto la notizia fa il giro della città in un baleno, gettando nello sconforto non solo i candidati delle sue cinque liste che arrivavano a gruppi in lacrime e con il cuore a mille, ma anche tanti cittadini che lo stimavano e continuavano con ogni mezzo a chiedere notizie incrociando le dita. “Forza Fulvio” dicevano, mentre il primo pensiero correva alla moglie e ai suoi figli. Sul posto di corsa sono sopraggiunte le nipoti di Di Benedetto e suo fratello, presidente del tribunale di Sulmona. I medici provano in tutti i modi a non lasciarlo andare: massaggio cardiaco, defibrillazione, intervento farmacologico. Purtroppo non ce l’ha fatta. La morte se l’è portato via, così, all’improvviso. Occhi rossi, incredulità, lacrime, cuore in subbuglio. In tanti affollano il piazzale, nel momento in cui i liceali del Classico stanno uscendo da scuola, sistemata nelle aule lì vicino. Sulmona è in lutto. Arrivano, poi, polizia e carabinieri. Routine. La salma è stata poi trasportata  nell’obitorio dell’ospedale di Sulmona. I funerali si svolgeranno alle 15.30 domani nella chiesa di Cristo Re.

g.s.

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il primo racconto di Palmiero Susi che è subito intervenuto con un primo soccorso

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la salma è stata trasportata nell’obitorio dell’ospedale di Sulmona

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TORNANDO INDIETRO, A POCHISSIMI MOMENTI PRIMA DEL MALORE

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I candidati sindaci dopo aver ascoltato le proposte della Confesercenti e Cescot Abruzzo nell’incontro cominciato alle 11 circa hanno esposto in due minuti di orologio il loro programma. Prima Luigi La Civita, poi Palmiero Susi, Peppino Ranalli, poi un minuto per Don Palmiero, parroco responsabile della Caritas e infine Fulvio Di Benedetto.

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