OFFICINA DEI SAPORI, CONFERITO DIPLOMA AI NEOPIZZAIOLI. PROPOSTA SINERGIA CON GIOSTRA CAVALLERESCA
Una collaborazione tra la scuola dell'”Officina dei Sapori” e l’associazione Giostra cavalleresca al fine di valorizzare eccellenze gastronomiche locali. E’ la proposta avanzata questa mattina dal direttore Cescot Abruzzo Angelo Pellegrino al presidente della Giostra Domenico Taglieri in occasione della giornata conclusiva del Corso di pizzaioli, cominciato il 15 aprile scorso, nei locali di via Marcante a Sulmona. Un’idea che nasce in quanto “l’Officina dei Sapori è una “Comunità di Persone” impegnate a costruire le condizioni per il cambiamento” come spiega Pellegrino “inteso come “miglioramento continuo” quale di lettura per raccogliere le sfide del presente e decifrare le profonde trasformazioni che segnano il nostro tempo”. Otto i neopizzaioli che oggi hanno ricevuto il diploma: Marco Bonaventura di Introdacqua, Carmine Coletta di Aielli, Luca Costantini di Corfinio, Andrea Di Nino di Pratola Peligna, Andrea Di Pietro di Castiglione a Casauria, Fabio Italiani di Cepagatti, Flavio Liberati di Sulmona e Giuseppe Taglieri di Vittorito. Prova pratica finale oggi con tanto di giuria che ha votato le pizze realizzate ed illustrate al momento da ogni allievo, valutate in base all’originalità, alla cottura, agli ingredienti. Presente anche il Presidente della Fiesa Regionale d’Abruzzo (Federazione Italiana Specialisti dell’Alimentazione), Vinceslao Ruccolo. Lo scopo del corso, come ha ribadito Pellegrino, è quello di formare i partecipanti per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro. “Il 20% degli oltre 300 allievi che hanno frequentato finora i nostri corsi hanno aperto attività in proprio” ha detto Pellegrino, sottolineando che si tratta di una scuola di formazione nazionale che utilizza prodotti locali. Il gruppo è stato guidato dal maestro Teseo Tesei, campione abruzzese del mondo, residente a Tocco da Casauria, secondo il quale “il mestiere del pizzaiolo è sempre più richiesto”. “In passato ci saremmo definiti semplicemente un’agenzia formativa” precisa il direttore “ma, alla luce dei risultati ottenuti e della crescita anche in campo della ricerca, si tratta di un’autopercezione datata in quanto la Formazione che viene offerta dall’Officina dei Sapori non è una fabbrica di corsi, spot o di esperienze obbligatorie e burocratiche, bensì un’Officina nella quale si apprendono mestieri compatibili con il sistema economico del Paese. Oggi apprendere significa innanzitutto cambiare prospettiva, essere consapevoli di una obsolescenza diffusa che riguarda non solo prodotti e tecnologie, ma anche e soprattutto saperi e conoscenze. Conoscenza e competitività sono le due parole d’ordine dell’agire della prima Scuola nazionale del settore agroalimentare: l’Officina dei Sapori, appunto. Si tratta di concetti gemelli che riteniamo decisivo declinare nella realtà per migliorare la qualità della vita e del lavoro, che è la condizione necessaria per ricostruire dialogo e sinergia tra l’etica e l’economia. Quindi, Officina dei Sapori quale Scuola dei Mestieri in un ambito di costruzione/ricostruzione dell’Essere/Benessere di ognuno, in una prospettiva di inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro.”