PDL, APPELLO IN EXTREMIS DI ANGELUCCI

Appello in extremis alle due fazioni del Pdl arriva dall’ex presidente del Consiglio comunale di Sulmona, Nicola Angelucci, il quale, convinto che correre come rette parallele porta alla sconfitta, sprona all’unione o a tirar fuori un terzo nome, autoescludendosi. Un comunicato dal sapore di supplica, all’indomani del summit dei vertici regionali e provinciali (clicca qui) e a due giorni dallo scadere dei termini per presentare liste e programma.  “La cosa sorprendente è che anche in questa circostanza “altri” hanno detto cosa fare, tant’è che al posto di ricompattare, cosa intelligente e meritevole, hanno spaccato definitivamente” dice Angelucci. “La situazione del centro destra a Sulmona è diventata complessa e stranamente o meglio inaspettatamente caotica e molto cinica. La logica e l’intelligenza politica in questi momenti consiglierebbero l’unione e non la divisione. Il senso Istituzionale che dovrebbe guidare le azioni tese a vincere la competizione e governare per altri cinque anni una città ancora in difficoltà” continua Angelucci “lascia spazio a tutt’altro: l’istinto di pancia e conseguente sconfitta”. Richiama “al buon senso e alla vera appartenenza” e auspica “che si possa ancora trovare la soluzione unitaria che sono sicuro,varrebbe una chance di ballottaggio più veritiera”

LA PROPOSTA

“O un passo indietro da parte di uno dei due candidati, e chi meglio di me” precisa “può capire quanto è tosta questa rinuncia, o trovare un’altra soluzione credibile e disponibile e non mi riferisco all’ex Presidente del Consiglio Comunale, nè chiaramente agli opportunisti attenti e puntuali della politica, la parte da estirpare definitivamente per ridare fiducia alla politica. Sarebbe un bel segno che ridarebbe fiducia, forse, ai numerosi delusi che hanno votato recentemente a Grillo, tanto da farli tornare a sostenere con vigore il centrodestra sulmonese di Berlusconi e riprenderci cosi il consenso del 2008. Restano poche ore per ridare al Pdl sulmonese la giusta collocazione nel prossimo scenario politico cittadino” conclude “un gesto che coprirebbe la incapacità politica dimostrata dal tavolo/i che in questa faccenda ha prevalso sulla scontata lungimiranza politica, cosa voluta e ben rappresentata ultimamente dal nostro Presidente, Silvio Berlusconi per il bene dell’Italia. Coraggio!”.