TORNA IL FREEDOM TRAIL-SENTIERO DELLA LIBERTA’
Lungo la strada della libertà, lassù sulle nostre montagne che hanno unito terre lontane, luoghi e sogni. “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dov’è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare libertà e la dignità, andate lì o giovani col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione”. Le parole di Piero Calamandrei ben descrivono il senso del “Freedom Trail”, la marcia internazionale metafora del cammino a difesa di valori come libertà, pace e solidarietà, che, da tredici anni, ripercorre in tre giorni quel sentiero della libertà. Da Sulmona a Casoli. A piedi. Tagliando il fianco della Majella. Sulle orme dei prigionieri di guerra in fuga, anglo americani, soldati italiani e giovani che si schieravano dalla parte degli Alleati per liberare l’Italia, durante il secondo conflitto mondiale, attraversando il Guado di Coccia sulla Majella, arrivavano a Casoli. Il 26, 27 e 28 aprile prossimo in 700, zaino in spalla, si daranno appuntamento alle ore 8.00 davanti il liceo scientifico Fermi (meta anche del ritorno) per dare il via al cammino, con tappa in piazza XX Settembre per il saluto delle autorità per partire, poi, alle 10 alla volta di Campo di Giove, in cui avverrà la deposizione della corona di fiori al monumento ai caduti. prima location per il camping. Il giorno seguente si proseguirà fino a Taranta Peligna per poi raggiungere Casoli domenica.
186 i partecipanti dal Fermi, 510 gli iscritti camminatori provenienti dall’Italia (licei di Roma, Milano, Pescara, Brescia e Castel di Sangro, novità quest’anno il Classico di Salò), oltre alle scuole locali (Classico Ovidio, Itis Pratola e Itc), compresi gli habituè, anche stranieri (prevalenza inglesi) che non sono studenti. 102 le tende, 500 bottigliette d’acqua in ogni punto di sosta, oltre 10 i pullman peril ritorno nel capoluogo peligno.
A presentare l’edizione 2013, organizzata dal Liceo Scientifico Fermi di Sulmona e dall’associazione culturale “Il sentiero della Libertà-Freedom Trail” questa mattina il dirigente scolastico, Massimo Di Paolo, la professoressa Adelaide Strizzi, anima del Freedom planner, insieme al professor Mario Setta. “Per i ragazzi che partecipano al Freedom rappresenta un’esperienza di trasformazione, di evoluzione profonda che avviene attraverso la conoscenza di pezzi di storia” afferma Di Paolo, premendo sull’importanza emotiva dell’iniziativa “un’esperienza forte” dice, spiegando che sta assumendo le caratteristiche di turismo culturale il quale si consolida negli anni, unendo l’aspetto didattico proprio del liceo, che tocca la storia, con quello ecologico ambientale. Un programma didattico che si snoda durante l’anno scolastico per la preparazione, curata da Mario Setta il quale ha illustrato il “Quaderno di viaggio”, un mini-volume, con pagine dedicate quest’anno a un’autobiografia a fumetti del prigioniero Robert Briggs, il quale, avvalendosi della sua arte, tratteggia episodi di guerra ed episodi di vita da fuggiasco. In cantiere un libro intitolato “Un pranzo di erbe” scritto in inglese, in cui Sulmona avrà un ruolo centrale.
“Ci sono gruppi di ragazzi che hanno partecipato da liceali e adesso continuano a tornare da universitari” racconta la Strizzi, snocciolando numeri che parlano di una faticosa organizzazione, ma di una manifestazione che attira moltissime richieste di partecipazione, tanto che una quarantina sono ancora in lista d’attesa. Tetto massimo raggiunto, per motivi pratici, iscrizioni chiuse. Si continua, però, la campagna informativa con gli stand in città, come è stato fatto ieri nel centro stoico, al fine di far conoscere il Freedom Trail, soddisfacendo quella “curiosità del passante”. Il 2 maggio ci sarà la cerimonia per la tradizionale consegna della Borsa di Studi intitolata a Cicerone, alla presenza dei rappresentanti della ambasciate.
FOTO FREEDOM TRAIL 2012