SERVIZIO IDRICO, RAPONE SCRIVE A CHIODI
Scrive al governatore regionale l’ex Consigliere comunale sulmonese Luigi Rapone, in merito al caso della cattiva gestione del servizio idrico in Abruzzo, sollevato nei giorni scorsi dal Presidente Gianni Chiodi chiedendo un Consiglio straordinario. Rapone, in nome di una battaglia che egli stesso ribadisce di aver combattuto in solitaria per la situazione di debiti della Saca per Valle peligna e Alto Sangro, nel bacchettare la Regione di essersi ricordata tardivamente, plaude l’iniziativa perchè i cittadini non saranno soli. “Una gestione ispirata ai principi della sana ed efficiente amministrazione della SACA S.p.a. consentirebbe alla stessa società di ottenere risparmi che potrebbero attestarsi a circa un milione o un milione e mezzo di euro annui. Somme impiegabili per nuovi investimenti e di conseguenza per la creazione di nuovi posti di lavoro oltre che, rendere i servizi più efficienti ed a costi più vantaggiosi per i Cittadini” afferma Rapone nella lettera, spiegando che in qualità di “ex Consigliere Comunale e Capogruppo al Comune di Sulmona, dal maggio 2008 al marzo 2013” stigmatizza “che solo in questo periodo la Regione si ricorda di affrontare un delicatissimo e complesso problema che, per quanto mi riguarda, ho sollevato da oltre due anni attraverso reiterate richieste, inoltrate anche alla Regione Abruzzo, nell’ottica del principio di sussidiarietà, vista la ingiustificata resistenza da parte della partecipata pubblica a rilasciare la documentazione atta a comprendere meglio i motivi delle consistenti perdite/debiti di gestione, accusate per diversi anni e senza che la politica accendesse i dovuti riflettori. Tutto purtroppo, è rimasto privo di qualsiasi cenno di risposta e da qui le mie perplessità sopra enunciate. Una battaglia solitaria condotta con tenacia e determinazione, nell’esclusivo interesse dei Cittadini, ha portato, da qualche mese, l’ufficio legale del Comune di Sulmona a inoltrare due formali diffide stragiudiziali alla Società Partecipata SACA S.p.a. e per conoscenza anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Civile e Penale di Sulmona” Conclude Rapone “questa iniziativa di rivisitazione della gestione del servizio Idrico, che ha determinato l’assunzione della delibera di G.R. n. 812 del 28.12.12, un vero “bollettino”, per porre fine allo “scandalo”, come definito dalla stampa, se pur tardiva non mi fa sentire più solo, ma soprattutto a sentirsi più protetti sono i Cittadini che auspicano però di non ricorrere, ancora una volta, a risanare i debiti , causati da altri, con i propri risparmi.”