ELEZIONI, PIU’ INCARTATI DI PRIMA
Più incartati di prima. In una città in cui la politica diventa teatrino dove si susseguono e inseguono dietro front, avanti e indietro, tira e molla, con la stretta dei tempi alle calcagna per decidersi da che parte stare e trovare il bandolo della matassa per sbrogliare l’aggrovigliamento, facile che il cittadino, il quale al momento guarda attonito, si chieda, con amaro sarcasmo, se a Sulmona non sia meglio che resti il commissario per altri cinque anni. Se il Pd, rimasto solo tenta di riagganciarsi a Peppino Ranalli (CLICCA QUI) potrebbe essere investito in pieno da quel boomerang ch’esso stesso ha lanciato nel momento in cui il candidato del centrosinistra, scelto dal popolo delle primarie, al momento ancora in fase di riflessione, decidesse di chiudergli la porta in faccia, perché refrattario a patti e compromessi. Lo molla il Psi a cui si era rivolto al momento del naufragio delle primarie bis, quelle dei dissidenti di Sulmona Democratica (l’Altro Pd), parte integrante della coalizione “Sulmona Unita”, da cui adesso i socialisti sarebbero pronti a ritornare, ma sembra che questo abbia scatenato i malumori di Luciano Marinucci che tentenna sul da farsi, in bilico sul prendere o lasciare per seguire Bruno Di Masci. Il gruppo Sulmona Unita che comprende anche Rialzati Abruzzo e Udc ha scelto il candidato sindaco puntando su Fulvio Di Benedetto, il quale, tra l’altro, era contrario all’ingresso del Partito Democratico. Un accordo che dovrà essere ancora ufficializzato, ma la decisione è presa. Intanto il movimento civico Sbic, dopo un lungo colloquio e confronto di tre ore proprio con Ranalli ieri sera, entro domenica prossima svelerà l’arcano rivelando se presenterà una propria lista o meno. Dopo aver tastato il terreno, valutando le linee guida in comune tra i due programmi, non è escluso che il movimento Sulmona Bene In Comune possa anche scegliere di appoggiare il candidato del centrosinistra nella corsa alla conquista di palazzo San Francesco, restando lontano dai partiti (a parte del Sel che farebbe parte del pacchetto). Ancora in alto mare la coalizione di centrodestra che si ritrova con l’acqua alla gola dato che il tempo stringe e di nomi da tirar fuori con convinzione neanche l’ombra. Quasi che non avessero un cavallo vincente in cui credere. Tentano di avvicinare anche SulmonAbruzzo, la triplice alleanza Susi-Rapone-Manasseri, che però proprio oggi ha dichiarato con un comunicato di voler correre in solitaria. Staremo a vedere. Ma in politica ormai abbiamo imparato: le sorprese sono all’ordine del giorno.
g.s.