8 MARZO, SCARPE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Centoventi scarpe rosso sangue in piazza anche a Sulmonacontro il femminicidio, per dire basta alla violenza sulle donne. Ogni paio una storia. Marianna, Enza, Maria, Gabriella, Laura, Rosina, Claudia.. Centoventi terribili vicende di donne uccise 2012 dagli uomini: compagni, mariti, amici, fidanzati, padri. Come in tante piazza italiane oggi anche in piazza Garibaldi è stata allestita la significatica mostra. Scarpe femminili che testimoniano le “silenziose presenze” delle donne vittime delle altrocità di chi diceva di amarle. In tante hanno portato le proprie scarpe questa mattina, rispondendo all’invito degli organizzatori dell’istallazione, nell’ambito di arte pubblica partecipata: l’associazione Casa per la Pace di Sulmona, il Centro Antiviolenza La libellula di Sulmona, la Casa Rifugio “La Casa delle Donne”di Sulmona della Società Cooperativa Sociale Horizon Service, le donne dell’associazione La Libellula. Purtroppo pioggia e nel primo pomeriggio hanno rovinato la bella mostra. Le scarpe erano state posizionate sul plateatico della piazza disegnando il simbolo della Pace. Accanto al banchetto, dove potevano essere lasciate offerte a favore delle associazioni, erano stati allestiti alberi, origami rosa, contenenti ognuno le storie delle centoventi donne. “Io non l’8 da sola”. La violenza sulle donne, come tutte le forme di violenza, va combattuta, ecco perché l’8 marzo 2013, Io non l’8 da sola.
L’allestimento si rifà al progetto di Elina Chauvet che ha dato vita a “Zapatos rojos” riferendosi alla situazione di Ciudad Juárez, città del Nord del Messico, al confine con gli Stati Uniti dove gli atti di violenza sulle donne, stupri e omicidi son stati così tanti che è stato “inventato” il termine “femminicidio”. Ed è sempre a Ciudad Juárez che, nel 2009, Elina Chauvet ha dato vita a “Zapatos rojos”. fotoscarpe2 fotoscarpe5 fotoscarpe6 fotoscarpe8 fotoscarpe9 fotoscarperosse fotoscarperosse3fotoscarpe7fotoscarpe