“QUELLA STRADA E’ PERICOLOSA”
“Quella strada è pericolosa”. Dopo l’ennesimo incidente stradale accaduto lo scorso 27 febbraio alle 17 (foto), continuano a far sentire la propria voce trenta famiglie sulmonesi che, stanche e rammaricate per le risposte arrivate da palazzo san Francesco, dopo i sopralluoghi effettuati, in merito alle casse vuote, rinnovano con grinta la richiesta al Comune, già presentata mesi fa con tanto di petizione popolare e nota inviata alla Provincia, alla Prefettura, alla Questura, alla Polizia municipale, di intervenire urgentemente per completare e sistemare la strada comunale via Ancinale, ex via del Mantovano, con innesto dall’arteria provinciale per Pacentro, che risulta pericolosa. Non rassegnati a desistere vanno avanti e insistono al fine di salvaguardare la pubblica incolumità. Portavoce degli abitanti è Concezio D’Alessandro, il quale spiega di aver dovuto inviare una nuova richiesta “per immediati interventi, tesi ad evitare e dirimere seri pericoli per la pubblica incolumità per le persone e le cose, anche perché si verificano incidenti i prossimità del bivio con la strada provinciale per Pacentro”. Elencano i disagi che minano la sicurezza degli abitanti, come la mancanza di illuminazione pubblica, insufficiente cartellonistica stradale con limite di velocità, deterrenti similari, assenza specchio direzionale dall’innesto con la strada Provinciale di recente realizzazione, assenza di marciapiedi e del collettore fognario con l’innesto all’esistente sull’ arteria provinciale, che comunque ad oggi resta scollegato da quello principale comunale di Via Pola. “La sua manutenzione é consistita solo con rattoppi di conglomerato bituminoso” afferma D’Alessandro “mancano opere di regimazione delle acque meteoriche e nivali di scorrimento superficiale che contribuiscono al suo disfacimento e rendono la sede di transito sdrucciolevole”. Servirebbero 80 mila euro per realizzare l’impianto di illuminazione e 160 mila euro per costruire marciapiedi, come fanno sapere da palazzo san Francesco, specificando però l’assenza di copertura finanziaria in bilancio e che “le stesse condizioni sono presenti in gran parte delle strade rurali appartenenti al territorio comunale”. Nella lettera alla Provincia sottolineano, come segnalano anche al Comune, che “la situazione dell’arteria è di gran lunga diversa paragonandola a strade rurali, così come dichiarato dal Comune con la nota del 13 febbraio 2013, considerato sia il notevole flusso di traffico auto veicolare, pesante, leggero e pedonale, ecc., sia per le attività commerciali, sportive, residenziali e agricole e che le“strade rurali,” (semmai interpoderali e quindi non comunali) non hanno nulla a che vedere con detta arteria per le sue caratteristiche intrinseche ed estrinseche che più la caratterizzano e quindi meritevole in primis di un’ urgentissima sistemazione a tutti i livelli, ancor prima che ci scappi un incidente mortale”. Non ci sta D’Alessandro a sentir parlare di carenza di fondi, gridando “O una scelta politica!”. Secondo i residenti “non giustifica incombenti ed eventuali pericoli per la pubblica incolumità a persone e cose. La vita di una persona, è di gran lunga più importante ad ogni situazione di tipo economico,politico e tecnico. Bisognerebbe applicare il criterio delle priorità considerando tutti i fattori, nessuno escluso, per ogni situazione. Nella nota, ricorda D’Alessandro alla Provincia il “rapporto puntuale” della Polizia Municipale di Sulmona “che stigmatizza fotografando la realtà sotto ogni utile aspetto e necessità (con riferimenti al Cds).
“Vogliano fare un discorso puntuale di priorità e prevenzione per la tutela della vita umana” afferma D’Alessandro “