SI SPEGNE LA TRADIZIONALE GITA SUL MONTE SAN COSIMO, RESTA SOLO LA “CAVETTA”
Si perdono le tradizioni, anche quelle più semplici. Tutto ciò che il rito del primo venerdì di Marzo è stato capace di portare avanti in tanti anni oggi si può riassumere così: “cavetta” di massa per i liceali sulmonesi. San Cosimo 1990, scuole superiori semivuote. San Cosimo 2013, scuole superiori semivuote. Questo è ciò che accomuna gli adolescenti di oggi con quelli di vent’anni prima. Per il resto, la festività di San Cosimo non ha più alcun significato. Un tempo recarsi ogni primo venerdi del mese di Marzo in gita a piedi sul Monte San Cosimo era una consuetudine per gli studenti sulmonesi, un’usanza che affondava le radici in tempi remoti. Negli anni, si è trasformata in insipida festa per marinare la scuola. Tentativo, poi, di recupero negli ultimi sei anni, da parte di alcune associazioni, ufficializzando l’iniziativa con la “marcia della pace”: un appuntamento fisso contro la smilitarizzazione di Monte San Cosimo. Ma il primo venerdi di Marzo 2013 su quel monte non è salito nessuno. Anche quest’anno i giovani del territorio hanno “festeggiato” la ricorrenza per lo più bighellonando lungo Corso Ovidio o, addirittura, lasciando Sulmona, in treno o autobus, per dirigersi verso mete più appetibili: Chieti, Pescara, Roma. I più indolenti hanno, invece, approfittato dell’occasione per recuperare il sonno perduto. Pochissimi sono quei ragazzi che lamentano l’atteggiamento dei loro compagni e, pur concordi nel rinunciare ad una giornata di lezioni, reclamano la volontà di tornare a celebrare questa tradizione, pregna di significato e fortemente legata al territorio, così come si faceva fino a non molti anni fa. Ma nessuno pare volersi assumere l’annoso compito di ridare animo alla tradizione e alla giornata di ieri, passata in larga parte in sordina, si va a sommare alle tante indecifrabili giornate a bassa frequenza che sempre più fanno sembrare la nostra valle simile a quella del celebre racconto di Washingotn Irving: Sleepy Hollow, la leggenda della valle addormentata.
foto Massaro, San Cosimo 1976