PSI CORRERA’ DA SOLO
Il Psi taglia la testa al toro e annuncia che correrà da solo alle prossime elezioni amministrative a Sulmona. Facili intuizioni, ma a comunicare oggi ufficialmente la decisione è il segretario regionale del partito socialista, Massimo Carugno, all’indomani del ciclone (clicca qui) che si è abbattuto rapidamente sulle primarie bis di “Sulmona Unita”, che perde i pezzi. I socialisti spiegano di avere già pronti candidato e lista e sferzano un attacco additando “mancanza di chiarezza programmatica, di contenuti, di strategia” parlando di “soluzioni da ultimo minuto o da magia dal cappello del prestigiatore” e ritenendo le dichiarazioni rilasciate ieri da Massimo DI Paolo (clicca qui) “fuori le righe e inadeguate”. “E’ persona dell’ultimo minuto” scrive Carugno “e forse solo per essere contrapposto al dottor Marinucci, non ha fatto parte, neanche un secondo, di un percorso durato ben 9 mesi e non ci ha fatto neanche prima “apprezzare” di quali idee e progetti fosse portatore per proporsi come candidato Sindaco: un po’poco per pronunciare parole che suonano da predestinato”. Il partito è pronto “a dialogare con chiunque” afferma Carugno “che, condividendo valori riformisti, voglia discutere sui problemi della città con metodi che siano però chiari e lineari. Il percorso iniziato nella estate scorsa con le altre forze moderate di sinistra e di centro non è più perseguibile”. Ricostruisce, poi, il loro percorso spiegando che “sin dall’avvio delle consultazioni il Psi è stato subito chiaro sulle priorità di Sulmona, sulle linee programmatiche e sulla figura del candidato sindaco. Ha proposto il Capogruppo in carica Luciano Marinucci ed ha comunicato successivamente anche le principali figure da candidare al Consiglio Comunale nella propria lista. Cio’ nella convinzione che la lunga esperienza di amministratore e il notevole favore che Marinucci gode nella città fossero ottimi requisiti per proporlo come Sindaco di Sulmona. Sin dai primi approcci il PSI invitò le altre forze costituenti la coalizione ad avanzare le loro proposte e le loro ipotesi di candidatura a Sindaco. Per ben 7 mesi sul tavolo della coalizione sono arrivate, dalle altre forze, solo risposte ed ipotesi vaghe e fumose. Solo a gennaio è stato proposto, come unico nome, il Professor Fabrizio Politi, stimatissima figura della nostra città e, nonostante tale anomala tempistica, il PSI aveva aderito, senza esitazioni, alla ipotesi di un leale confronto di primarie di coalizione, tra i due candidati, nella convinzione che sarebbe stato un passaggio costruttivo per gli interessi stessi della città.
Successivamente, sabato scorso, alla notizia della rinuncia del Professor Politi, che sembrava l’unica ipotesi delle altre forze, è improvvisamente spuntato il nome del Professor Di Paolo.
Appena due giorni e lo stesso Di Paolo con una conferenza stampa, lanciata tra l’altro, a nostro avviso inopportunamente, da locali dell’edificio scolastico dove egli è Preside, ha rinunciato rilasciando dichiarazioni, per noi, fuori le righe e inadeguate”.
“La città ha bisogno di risposte e proposte su alcuni punti che per il PSI sono chiave come
il turismo e la cultura, l’ambiente, la crescita delle piccole e medie imprese , artigianali e commerciali, dei servizi e delle attività professionali, agricoltura di qualità, politiche di territorio e infrastrutture. A tali temi ci si deve necessariamente accostare con le idee chiare sulle cose de fare e sulle persone che le devono fare.
Il P.S.I. ha sempre avuto un quadro ben preciso nella testa ed era pronto al confronto con le altre forze della coalizione”