UIL PENITENZIARI, SCATTA LO STATO DI AGITAZIONE

Scattato lo stato di agitazione ad oltranza del personale del penitenziario iscritto alla Uil, a causa del ridimensionamento dell’organico. E’ quanto sostiene l’organizzazione sindacale in una nota spiegando che il disappunto contro il Dipartimento dell’ Amministrazione Penitenziaria arriva in seguito all’avvenuta decretazione delle nuove piante organiche degli istituti di pena della provincia aquilana. “57 agenti in meno a Sulmona e 30 a L’Aquila sono i contestatissimi numeri che la segreteria provinciale della Uil penitenziari, come evidenziato anche dalla CGIL, sottolinea dopo aver avuto conoscenza del decreto. Delle 328 unità annoverate nel D.M. del 2001 solo 271 sono rappresentate nel nuovo riassetto. L’Aquila ha visto rideterminato il suo numero vedendolo passare dalle 247 a 217. Un decreto che contrariamente a quanto citato nello stesso non è stato assolutamente elaborato sentendo in merito le organizzazioni sindacali, ma in maniera del tutto unilaterale. Un decreto” continua la nota “che falcidia le aspettative di coloro i quali da anni aspettano di far ritorno a Sulmona, ma che grazie all’insipienza di amministratori, che evidentemenete non conoscono le esigenze delle loro istituzioni consorelle, rimanderanno a chissà quando la data del loro rientro nella città che li ha visti nascere.Un decreto che azzera le possibilità di rendere supportabile e sopportabile una situazione che sia a L’aquila che a Sulmona va facendosi sempre più grave e delicata. A Sulmona sono circa diecimila le giornate di congedo in arretrato che spettano di essere concesse ma che per l’insostenibile situazione creatasi nel tempo non si è assolutamente in grado di attribuire. Sia a Sulmona che a L’Aquila non passa giorno in cui molti agenti vengano richiamati in servizio pur avendo programmato per quel tale giorno un salubre riposo. Non mancano, inoltre, giornate dove la soppressione di posti di servizio e l’accorpamento con altri rendono meno sicuro e più pressante un lavoro che per la sua peculiarità è tra i più delicati in assoluto e per tale motivo molto più considerato.
Intanto a Sulmona piove sul bagnato. A seguito, infatti, dell’apertura del Padiglione penale preso il carcere di Pescara, tra l’altro molto contestata in un sit in di protesta che la UIL ha tenuto dinanzi i locali del Provveditorato” ricordano i sindacalisti “altri 9 agenti hanno fatto le valigie dal penitenziario peligno senza che le stesse venissero sostituite da altre facendo crollare l’organico alla miserevole misura di 250 unità. Un numero che spaventa parecchio gli operatori di stanza al carcere di Via Lamaccio. Numero che se dovesse permanere non consentirà agli agenti l’attribuizione dei diritti soggettivi previsti dalle normative contrattuali”. La uil annuncia di non stare a guardare e continuerà nell’opera di dissuasione iniziata a Pescara chiedendo l’invio subito di nuovo personale per entrambi le sedi aquilane. “In caso contrario si attiveranno pressanti manifestazioni di protesta a carattere permanente”