LE IRE DEI SINDACI PELIGNI CONTRO CIALENTE
Attaccano Cialente passando per Chiodi. Scatena le ire di dieci sindaci della Valle Peligna la dichiarazione al vetriolo dei giorni scorsi del sindaco dell’Aquila , Massimo Cialente, contro Chiodi, in un durissimo botta e risposta, che seguiva la richiesta del primo cittadino di utilizzare le risorse per la messa in sicurezza delle scuole dell’intera Regione per interventi nella città dell’Aquila (clicca qui) Riaccendono la polemica sui finanziamenti per le scuole abruzzesi fuori cratere, sollevata già dai sindaci marsicani. I primi cittadini di casa nostra decidono di scrivere una lettera al governatore Gianni Chiodi, in cui attaccano duramente Cialente, difendendo Chiodi a spada tratta. “Vogliamo pubblicamente esprimerti umana solidarietà e un forte sostegno politico, a seguito delle accuse lanciate dal Sindaco dell’Aquila, dott. Massimo Cialente, relativamente alla gestione dei fondi per le scuole. Anche la Valle Peligna, come la Marsica, è stata duramente colpita dal sisma del 6 aprile 2009 e il fatto di non essere stati ricompresi nel cratere (un’ assurda esclusione contro la quale abbiamo da subito protestato e messo in campo azioni giudiziarie) non può automaticamente diventare il pretesto per dire che le scuole peligne non furono danneggiate né tantomeno per lanciare accuse gravissime e infamanti verso chi decise, a nostro avviso giustamente, di riparare quelle strutture seriamente danneggiate dal terremoto”. Affermano il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, di Raiano, Marco Moca, di Roccacasale, Domenico Spagnuolo, di Prezza, Ludovico Iannozzi, di Vittorito, Carmine Presutti, di Bugnara, Giuseppe Lo Stracco, di Anversa degli Abruzzi, Gabriele Gianni, di Villalago, Fernando Gatta, e i vice sindaci di Pacentro, Michele De Capite Mancini, e di Campo di Giove Stefano Di Mascio. “Non è possibile che anche il nostro territorio possa essere considerato abitato da sindaci approfittatori, i quali, senza scrupolo, hanno distratto fondi da dove servivano per mettere a posto scuole che invece potevano ospitare alunni così come erano. Noi” ribadiscono “ci sentiamo parte di quella comunità abruzzese che è stata vicina alla popolazione aquilana nei momenti più difficili, e quindi invitiamo il Sindaco Cialente a evitare di fare campagna elettorale con questioni così delicate e serie come il terremoto e la sicurezza delle scuole.” E aggiungono “Dimentica il Sindaco Cialente che sono stati i tecnici della Protezione Civile a valutare l’entità dei danni su tutte le strutture, a cominciare proprio dalle scuole? Ed è stata una scelta assolutamente condivisibile quella adottata dal Commissario Chiodi di dare risposte certe e veloci alla necessità di mettere in piena, completa e totale sicurezza tutte le scuole danneggiate, in quanto la sicurezza della vita e della incolumità di quanti frequentano le scuole, a cominciare ovviamente dagli studenti, non può poggiare su una immaginaria linea che, in maniera discutibile, ha escluso una parte della Valle Peligna dal così detto “cratere sismico”. In chiusura della lettera sostengono “Oltre al danno, ora quindi giunge la beffa di queste accuse che vengono lanciate in prossimità della scadenza elettorale, con il maldestro tentativo di sottrarre voti e consensi a chi come lei, caro Presidente, ha invece gestito con grande competenza e professionalità la gestione dei fondi post sisma. E con queste accuse si rischia ancora una volta di creare divisioni all’interno di una Provincia che dovrebbe essere una, ma che invece vede la città capoluogo assolutamente lontana e distante dai bisogni delle altre realtà, bisogni fondamentali quali il diritto all’istruzione in scuole sicure al cento per cento”