“L’ALTRA CITTA'”, IN MARCIA PER LA PACE SUL MONTE SAN COSIMO

Contro la militarizzazione di Monte San Cosimo,  in marcia per la pace. Lancia la proposta Armando Sulprizio, presidente dell’associazione  “L’altra città” di Sulmona, invitando anche per quest’anno il popolo dei ragazzi alla tradizionale passeggiata del primo venerdi di Marzo. Un’usanza che affonda le radici in tempi remoti. Prima era la festa dei “cavettari”, coloro che marinavano la scuola, una sorta di rit per gli studenti sulmonesi che ogni primo venerdi di Marzo usavano recarsi a piedi in gita sul Monte San Cosimo.  Da sei anni è stato ufficializzato, diventando appuntamento fisso, organizzato di tutto punto anche dall’associazione Idea progetto di Pratola Peligna come lo scorso anno. “L’associazione l’altra città” spiega Sulprizio ” affermando sempre l’importanza dell’impegno quotidiano,  soprattutto per la costruzione della Pace tra le Genti, oggi ancor più necessaria alla luce di contrasti dolorosi come quello tra Israeliani e Palestinesi che si trascina da decenni non trovando ancora una possibile soluzione, invita a partecipare alla Marcia della Pace dei Giovani. E’ la sesta volta che si propone un sentiero aperto già in epoche pagane e cristiane sotto forma di pellegrinaggio e che dà l’opportunità specialmente ai giovani di affermare in questa circostanza i valori universali della convivenza civile, della tolleranza, dell’affermazione dei diritti per tutti e per un futuro sicuro e senza guerre. L’associazione ritiene che portare via le armi dal nostro territorio significa togliere sempre più l’occasione per il loro uso ed in particolare ciò riguarda appunto la Conca Peligna. Tutti sanno che le viscera del Colle di San Cosimo dal 1945 sono utilizzate dal Ministero della Difesa come deposito di armi, non si sa quali e per tutto ciò il Colle, nel gergo militare, è stato considerato “un’obiettivo sensibile”, oltretutto lo stesso deposito è stato prescelto insieme ad altri due luoghi del territorio nazionale per un possibile smaltimento delle scorie nucleari. Andare sul Colle il Primo Venerdì di Marzo significa quindi spingere a liberare la nostra Conca da rischi concreti di distruzione delle sue risorse, della sua vita lavorativa e della sua sicurezza. Partecipate allora a questa iniziativa, passando parola, invitando i vostri amici, perchè una persona in più” conclude  “significa un fucile in meno”.