TRASFERIMENTO IN AMBULANZA A CARICO DEI PAZIENTI
Se non si tratta di urgenze, ai pazienti tocca pagare il trasferimento in ambulanza. E’ quanto accade dallo scorso dicembre, da quando è scaduta la proroga della convenzione, dopo il rinnovo di ottobre, tra la Asl e la Croce Rossa a Sulmona. Quesa mattina il tribunale per i diritti del malato è tornato a chiedere tempi stretti per stipulare di nuovo il contratto.”L’amministrazione avrebbe dovuto riconvocare tutti gli interessati, ma questo non è stato fatto” afferma Edoardo Facchini, responsabile del Triobunale per i diritti del malato. ” Da quando è scaduta la convenzione siamo costretti a rivolgerci ai volontari della Croce Rossa che, con enormi sacrifici, cercano di sopperire alle carenze della Asl e sottolineo che fanno questo lavoro a titolo gratuito. Li abbiamo chiamati più volte e ci hanno dato risposte celeri”. Facchini evidenzia, poi, come negli ospedali dell’Aquila e Avezzano la convenzione sia stata stipulata rapidamente, al contrario di Sulmona, dove, tra l’altro, si registrerebbe carenza di personale. Preme, poi, sul problema che attanaglia il pronto soccorso, il quale sarebbe dovuto essere ampliato già dallo scorso anno. Riaccende, inoltre, i riflettori sul punto nascita che andrebbe subito adeguatamente attrezzato. “Il reparto di ginecologia si trova al terzo piano dell’ala vecchia che è inagibile” ha ricordato Facchini “il rischio è altissimo. Vorremo sapere quando si decideranno ad evitare che la gente vada via, a partorire altrove”. Quanto al Cup, invece, con il suo problema delle lunghe file agli sportelli, Facchini ha annunciato che, finalmente, grazie all’intervento del Tribunale del malato, si è riusciti ad ottener il prolungamento della chiusura alle ore 13. Un caso quello del Centro unico per le prenotazioni che aveva sollevato non poche polemiche tra i cittadini. Non manca, però, di porre l’accento sulla disorganizzazione, spiegando che non sono stati esposti cartelli per l’informazione ed è assente la corsia preferenziale riservata alle donne in dolce attesa e agli anziani.