OFFENDERE UN POLITICO E’ DIFFAMAZIONE?

Chi offende un politico non commette diffamazione se le espressioni si riferiscono non alla dignità personale, ma alla incapacità professionale dell’uomo. E’ tempo di elezioni. Secondo la Cassazione, apostrofare un politico come “dilettante allo sbaraglio, turista della politica, giocoliere della politica” et similia, non è un’offesa. La Suprema Corte, in una recente sentenza, ha infatti precisato che tali espressioni, seppur sferzanti, sono del tutto lecite poiché non rappresentano un attacco alla dignità personale, ma mettono in discussione la professionalità nell’esercizio di un ruolo politico e rientrano nella sfera della “critica politica”, cui un amministratore della cosa pubblica è legittimamente sottoposto.
(Cass. sent. n. 7421 del 14.02.2013)

 Avvocato Chiara Maiorano, Sulmona