COMUNALI, SPUNTA UN NUOVO PROGETTO POLITICO
Senza casacche di partito, lontani da quella che chiamano “la vecchia politica fallimentare”, ma con un “gruppo di amici”, pronti per essere gli “anticipatori di un grillismo responsabile”, come hanno voluto definirsi, partendo dal programma con sei punti ben precisi infilati in un “manifesto d’intenti e di valori”, per poi scegliere il candidato sindaco con la città. Si sono presentati nel primo pomeriggio di oggi in conferenza stampa, dopo aver atteso l’offerta del mercato politico cittadino, decisi a scendere in campo in vista delle amministrative di fine maggio, Filadelfio Manasseri, capogruppo consiliare Api, Luigi Rapone, capogruppo consiliare Udc, e Palmiero Susi, ex assessore della Giunta Federico. Vogliono essere “un pungolo per il cambiamento” per veder rinascere la città, costruendo “dal basso la nuova politica”, intenzionati a “scegliere insieme agli altri dopo il confronto serrato sulle cose da fare il futuro sindaco che guiderà la loro esperienza, da soli o in coalizione”. Insolito trio che ha da subito ha destato curiosità non solo in merito al fatto che ognuno di loro, durante l’era Federico, è stato seduto in tre punti diversi dell’aula consiliare, operando in realtà politiche differenti, ma soprattutto riguardo al loro dire che “urge un ricambio generazionale”. Hanno spiegato punto per punto le loro intenzioni, consapevoli di avere alle spalle importanti esperienze politiche amministrative maturate sul campo, avendo vissuto stagioni ragguardevoli dal punto di vista istituzionale ai vertici delle amministrazioni locali. L’impegno è quello di voler costruire uno stile ed etica diversi, al servizio del bene comune “perchè” sostengono “non è più consentito avallare baratti personalistici tesi al raggiungimento di obiettivi che nulla hanno a che vedere con gli interessi della collettività”. Parlano di “grillismo responsabile”, spiegando di essere ricorsi a un simile termine per i contenuti delle idee, ma nulla ha che vedere con il M5S. La chiamano: semplicità di comunicazione. Lontanissimi anni luce dall’attuale amministrazione comunale, in quanto ritengono che sia stata scritta la pagina più nera della città, convinti che bisogna costruire non più anteponendo l’io, ma il noi. “Siamo pronti a discutere con tutti tranne con chi ha portato oggi la città allo sbando”. Dichiarano di essere aperti al confronto, di avere già riscontrato adesioni anche di nuove generazioni, ma di voler coinvolgere “giovani e donne che non hanno trovato nei partiti tradizionali gli spazi e le possibilità. Offriamo una casa di vetro con le porte spalancate”. Favorevoli al dialogo per “costruire insieme agli altri qualcosa di nuovo e di diverso”. Sottolineano il loro differenziarsi dalle iniziative in gioco finora. “Non siamo contro chi ha scelto le primarie” affermano, spiegando di essere intenzionati anche a sostenere altre candidature nel caso in cui, dopo averle analizzato, come una sorta di commissione d’esame, per capire se possano essere credibili nella capacità progettuale con passione civica e politica, e sposino i loro sei punti “imprescindibili” che saranno i capisaldi del loro programma elettorale. Dall’alleanza con altri Comuni per ridare autorevolezza e dignità a Sulmona, a un n uovo e diverso Municipio amico e consulente del cittadino. E ancora la mitigazione del rischio sismico, dentro una nuova idea di Prg, che coniughi la sicurezza del cittadino con lo sviluppo e l’occupazione, la difesa e potenziamento del ruolo dei presidi esistenti (ospedale e tribunale), la rimodulazione con i sindaci del territorio del governo delle società partecipate preposte alla gestione dell’acqua, dei rifiuti. infine il potenziamento dell’offerta dei servizi turistici, sociali, scolastici e ricreativi. Obiettivo primario, però, è l’occupazione.