TRIBUNALE DIMENTICATO, REPLICA “GRANDE SUD”

Continuano le risposte dei candidati del territorio alle dichiarazione dell’ordine degli avvocati sulmonesi che evidenziavano l’assenza della salvaguardia del tribunale di Sulmona nella campagna elettorale (clicca qui). Arriva la replica dI Grande Sud che in una nota scrive “E’ del settembre del 2011 l’intervento di Barbara Mazzali, segretario regionale di Grande Sud, in difesa dei Tribunali minori. All’epoca, Nitto Palma, Ministro della Giustizia, presentò un emendamento volto a cancellare 88 tribunali minori, tra cui, in Abruzzo, quello di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto, lasciando gran parte del territorio abruzzese privo di un servizio essenziale come quello giudiziario. Un provvedimento frettoloso, si disse, mentre “una riforma della Giustizia, pur necessaria e improrogabile, dovrebbe misurarsi con ragionamenti e riflessioni un pochino più raffinati della mannaia”, un provvedimento che “ha il grosso difetto di pensare che i cosiddetti piccoli tribunali siano inutili ed inefficienti, non tenendo conto invece del fatto che, proprio i piccoli tribunali permettono ancora il funzionamento di un sistema giudiziario che avrebbe bisogno di ben altri interventi”. Oggi, in una campagna elettorale fatta di slogan e raffigurazioni personalistiche, nessuna forza politica ribadisce un impegno contro simili provvedimenti che comporterebbero un ulteriore impoverimento ed aggravamento della crisi che attanaglia le realtà locali, togliendo servizi essenziali per la sopravvivenza dei territori, con aumenti di spese a carico di cittadini che si vedrebbero, oltretutto, negati i più elementari diritti di giustizia. Barbara Mazzali ribadisce il proprio atteggiamento contrario ad una simile iattura e dichiara il proprio impegno per bloccare interventi in tale senso ed avviare, in Parlamento, la discussione su provvedimenti che ridisegnino con attenzione le Circoscrizioni giudiziarie. Infatti, la razionalizzazione dell’organizzazione della Giustizia passa per la individuazione di Circoscrizioni più adeguate alle esigenze territoriali, anche indipendentemente dal disegno degli attuali di confini amministrativi.

Ci sono modi diversi per razionalizzare risparmiando e sono possibili ipotesi che migliorino la qualità dei servizi per i cittadini, al contrario dei tagli che, senza nulla far risparmiare, li peggiorerebbero.