L’ADDIO DELLA CITTA’ A FILIPPO TELLA
Che l’Halleluja di Hendel sia quella che meglio rappresenterebbe la resurrezione di Gesù e l’incontro dell’uomo con Cristo risorto, ne era convinto Filippo Tella, come ha ricordato ieri, nella gremita chiesa di Santa Maria della Tomba, padre Maurizio Nannarone, suo grande amico nonchè consigliere della Camerata musicale Sulmona, volendo lasciar pensare che lassù Filippo Tella possa ascoltare proprio quell’Halleluja ch’egli stesso esaltava. Commovente la cerimonia per salutare l’ultima volta uno dei grandi sulmonesi che ha lasciato un segno nella storia culturale di questa città. In tanti, fidati collaboratori, amministratori comunali e politici, autorità civili, amici della Camerata Musicale Sulmonese, si sono stretti intorno al dolore dei suoi familiari, dei figli, delle nipoti, le quali porteranno sempre nel cuore quella frase che ripeteva loro “onorato di avervi visto crescere”. La città ha voluto omaggiare l’instancabile presidente e Fondatore della Camerata Musicale Sulmonese e del prestigioso Concorso Internazionale di Canto Maria Caniglia. “Non so se vi ricordate” ha detto Don Maurizio nell’omelia “nell’ultimo Concorso Caniglia, Filippo disse: <non so se l’anno prossimo sarò presente> e poi aggiunse <Dio vi benedica>questa frase mi colpì” continua il sacerdote “voleva dire Dio sia sempre presente nella vostra vita. Filippo era un credente, poco praticante, soleva dire lui, ma era un credente, viveva nel cuore la sua grande fede. Dobbiamo ringraziarlo per averci in questi 60 anni fatto conoscere ed avvicinati alla musica”. L’organo suonato da Gaetano Di Bacco, suo prezioso collaboratore, signorile ricordo espresso, poi, da Vittorio Masci, vicepresidente dell’associazione Maria Caniglia, sottolineando che “la città di Sulmona ha perso uno dei pilastri dell’attività culturale cittadina degli ultimi 60 anni. Filippo amava innanzitutto la sua famiglia, ma aveva passioni che non ha mai tradito. Amava la musica e con eguale intensità amava Sulmona, la sua città. Ha segnato la vita culturale, sociale, musicale di questa città. Filippo era un sognatore concreto. Ideatore di diverse strutture destinate a far crescere la cultura di Sulmona. Noi collaboratori abbiamo di fronte a noi un compito arduo, ma” ha concluso Masci “ci adopereremo con tutte le nostre forze perché non vada disperso il patrimonio culturale che Filippo ci ha lasciati”. Subito dopo il rito funebre, l’eccellente esibizione sul palco del Cinema Pacifico dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese nel grande concerto dedicato alla memoria di Filippo Tella, di fronte alla platea degli affezionati degli appuntamenti con la Camerata Musicale Sulmonese, che il prossimo 17 marzo celebrerà i 60 anni. I fuori sistemati sulla poltroncina da cui solitamente ascoltava le esibizioni. E’ stato 1191° concerto da lui programmato e voluto. Il modo migliore per salutare Filippo Tella, scomparso il 15 febbraio scorso stroncato da un male (clicca qui).