SNAM, LA REGIONE DICE NO AL GASDOTTO A SULMONA
Un primo e significativo stop sul percorso del grande metanodotto SNAM Brindisi-Minerbio. Respinta l’istanza della Snam: arriva il no della Regione al rilascio dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) in merito alla realizzazione della centrale di compressione del gas a Sulmona, la quale è un tassello importante per il funzionamento complessivo del metanodotto lungo 687 chilometri che la Snam, tra mille contestazioni, vuole costruire seguendo l’Appennino incrociando così zone di altissima sismicità. Esito negativo nella Conferenza dei servizi, convocata dal Servizio Energia della Regione, conclusasi pochissimi minuti fa Pescara, nella sede del Servizio Energia della Regione. “Un risultato positivo” ha commentato a caldo Mauro Tirabassi, assessore comunale sulmonese presente a Pescara, che sottolinea la soddisfazione perchè “l’impegno profuso in questi anni sia come Giunta che come Consiglio comunale ha trovato accoglimento degli uffici regionali che hanno detto no alla Snam”. Giornata storica: esultano i Comitati ambientalisti sulmonesi (clicca qui) che questa mattina hanno tenuto un sit-in davanti la sede pescarese, in difesa della legalità e della democrazia. “Sono state accolte le motivazioni di chi si oppone al Metanodotto e alla Centrale” ha detto Mario Pizzola dei Comitati, subito ai nostri microfoni, che ha ribadito “abbiamo avuto pienamente ragione” (CLICCA QUI) Come anche quanto stabilito dal parere emesso dal Collegio regionale per le garanzie statutarie. Presenti anche il presidente della Comunità Montana Peligna, Antonio Carrara, consiglieri di opposizione di Sulmona (Gatta, Santilli e Ranalli) e due assessori del Comune d Pratola Peligna (Petrella e Fabrizi), alcuni candidati, inoltre le associazioni ambientaliste, tra cui Wwf e Lipu, che hanno ricordato “che la legge regionale 28/12 vieta di realizzare grandi metanodotti, con annesse centrali, in aree sismiche di primo grado” “Significativa battaglia vinta” per il WWf, secondo cui “ora bisogna vincere quella con il Governo nazionale” sostengono. “L’opera è fortemente contestata dai cittadini e dagli enti locali, come il Comune di L’Aquila” ricorda il wwf “Anche diversi consigli regionali e la stessa commissione ambiente della Camera hanno votato mozioni contrarie all’opera per il rischio sismico e l’enorme impatto sull’ambiente (basti pensare che dovrebbe interessare 3 parchi nazionali e 21 siti di interesse comunitario). Alla base del parere negativo della Conferenza dei Servizi è la legge 28/2012 della Regione Abruzzo che, in maniera sacrosanta, vieta il rilascio dell’intesa con lo Stato per la realizzazione di grandi metanodotti e opere accessorie come la centrale di compressione di Sulmona in aree ad alta sismicità. Una legge che appare di buon senso” continua il wwf “non è stato dello stesso avviso il Governo Monti che ha incredibilmente promosso un ricorso alla Consulta che ora si dovrà esprimere. In caso di bocciatura della Legge regionale, magari solo per questioni relative al riparto delle competenze e non già per i contenuti, il procedimento potrebbe ripartire. La SNAM in conferenza dei Servizi, contando proprio su questo ricorso, ha provato a chiedere la sospensione del procedimento per non giungere alla chiusura in senso negativo della stessa in attesa del giudizio. La conferenza dei servizi ha invece dato parere negativo e ora la SNAM dovrà iniziare di nuovo l’intero iter qualora la Consulta dovesse bocciare la legge regionale. Il WWF ritiene “sconcertante la mossa del Governo volta a rimuovere una legge regionale dai contenuti ineccepibili per la tutela della sicurezza del territorio e promuovere un’opera che nessun cittadino vuole e che interessa solo ai grandi affari delle multinazionali dell’energia. Per questo il WWF chiederà al nuovo Governo di ritirare il ricorso alla Consulta. I disastri del terremoto di L’Aquila e dell’Emilia Romagna dovrebbero aver insegnato che non si può sempre pensare di sfidare la Natura”
I COMMENTI DELLA POLITICA
D’AMICO (PD): SONO MOLTO SODDISFATTO
“Sono molto soddisfatto perchè la Regione Abruzzo , nella conferenza di sevizio convocata questa mattina, ha espresso il proprio parere negativo con diniego alla realizzazione del Metanodotto e della Centrale di Compressione a Sulmona, così come proposto dalla SMAN- dichiara Giovanni D’Amico Vice Presidente del Consiglio Regionale che ancora ieri con una lettera sollecitava il Presidente della Regione Abruzzo ad assumere la decisione , in sede di Conferenza, coerentemente con quanto ribadito dal Collegio delle Garanzie statutarie.
Dopo molti mesi di prese di posizioni chiare da parte delle forze civili e dei comitati cittadini, dei partiti e del Consiglio regionale che all’unanimità si era espresso più volte contro il progetto, e dopo che anche il Collegio per le garanzie Statutarie, a cui insieme ad altri consiglieri regionali ho chiesto di esprimere parere su questa vicenda, si era espresso per la validità della Legge Regionale n. 28 / 2012 Modifiche alla L.R. 3 marzo 2010, n. 7 (Disposizioni regionali in materia di espropriazione per pubblica utilità) ed integrazione alla L.R. 10 marzo 2008, n. 2 (Provvedimenti urgenti a tutela del territorio regionale), la Regione Abruzzo ha finalmente negato il proprio assenso ad un progetto che non tiene alcun conto del rischio sismico nè dell’impatto ambientale. Una vittoria che ci impone più attenzione e forza propositiva per la sicurezza e la salute dei cittadini, per la tutela patrimonio ambientale abruzzese e per lo sviluppo della nostra regione.”