NO METANODOTTO, ESULTANO I COMITATI “GIORNATA STORICA”
Quella di oggi è una giornata storica per il movimento antigasdotto. Esultano i comitati sulmonesi: la Conferenza dei Servizi della Regione Abruzzo sulla centrale di compressione è stata chiusa e la richiesta della Snam è stata rigettata (clicca qui). “E’ una vittoria esemplare dei cittadini che da oltre 5 anni si stanno battendo con determinazione per impedire che il nostro territorio venga asservito agli interessi della multinazionale del gas” hanno precisato “Ma è anche una vittoria delle istituzioni democratiche, che recependo la volontà popolare, hanno espresso la loro contrarietà all’opera attraverso numerosi atti”. Questa mattina, a partire dalle ore 9 e per tutta la durata della Conferenza dei Servizi, una folta delegazione di cittadini di Sulmona e del comprensorio ha dato vita ad una civile manifestazione sotto la sede del Servizio Energia della Regione, a Pescara. Erano presenti anche il Vice Presidente del Consiglio Regionale Giovanni D’Amico, il senatore Alfonso Mascitelli, il presidente della Comunità Montana Peligna Antonio Carrara, l’assessore Fabrizio Petrella di Pratola ed i consiglieri comunali di Sulmona, Giuseppe Ranalli, Silverio Gatta e Luigi Santilli. Hanno partecipato attivamente anche alcuni candidati alle prossime elezioni politiche che hanno raccolto e sottoscritto l’impegno lanciato dai comitati nell’assemblea pubblica di lunedì scorso : oltre a D’Amico e Mascitelli, Carlo Alicandri Ciufelli, Vincenza Giannantonio, Giovanni Salutari ed Enza Blundo. Prima dei lavori ufficiali della Conferenza sono stati ascoltati i rappresentanti dei comitati e di altre associazioni : WWF, Lipu, Orsa Pro Natura Peligna, Medici per l’Ambiente e Cittadinanzattiva. Decisivo è stato il parere del Collegio regionale per le garanzie statutarie che ha sancito in modo inequivocabile l’illegittimità del procedimento per il rilascio dell’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale). Così come un ruolo importante ha avuto la lettera, pervenuta oggi e firmata dai consiglieri regionali Di Pangrazio, D’Amico, Caramanico, D’Alessandro, Acerbo, Ruffini, Saia, Di Luca e Milano, con cui si invitava il dirigente del Servizio, dott.ssa Iris Flacco, a non disattendere il parere del Collegio che, con l’avvenuta pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione, assume valore di rilevanza amministrativa. Va dato atto che il Comune di Sulmona, rappresentato dall’assessore Mauro Tirabassi e dai tecnici del settore, ha difeso in maniera adeguata ed efficace le giuste ragioni del territorio, richiamando non solo le proprie delibere di contrarietà, ma anche gli atti di altre istituzioni, come la stessa Regione e la Commissione Ambiente della Camera. Non possiamo che definire, invece, vergognoso il comportamento della Provincia che, non solo era assente, ma ha inviato un parere favorevole alla realizzazione della centrale, a firma del suo dirigente tecnico. “In questo modo” ribadiscono i comitati “sono state calpestate ben tre delibere di contrarietà votate unanimemente dal Consiglio Provinciale e vengono ignorate le normative e tutti i pronunciamenti che al riguardo si sono avuti da parte di numerosi organi istituzionali.
Il Presidente Del Corvo e la Vice Presidente Di Nino” continuano gli ambientalisti “delegando la gestione del territorio ad un funzionario, dimostrano di essere delle nullità sul piano politico e, per il bene delle comunità amministrate, dovrebbero, se hanno un minimo di dignità, lasciare l’incarico che è stato loro affidato dagli elettori.
Prendano atto dell’esito della Conferenza dei Servizi il governatore Chiodi e l’assessore Di Dalmazio, i due superlatitanti della questione Snam e si decidano, senza lasciar passare altro tempo, a dare attuazione alle due risoluzioni consiliari e alle norme della Regione che stabiliscono una totale incompatibilità tra il progetto della Snam e il territorio. Ora non possono più tergiversare e reggere la corda alla Snam : il loro preciso dovere è negare l’intesa della Regione con lo Stato
In quanto cittadini, ma anche elettori, siamo nauseati e stufi di essere presi in giro da un personaggio come Chiodi, che ebbe anche l’ardire di autoproclamarsi “assessore” del nostro territorio.
La Snam, infine, faccia l’unica scelta possibile in un paese democratico : constatato che il suo progetto è avversato da tutti, cittadini ed istituzioni, lo ritiri ed accetti di sedersi ad un tavolo per discutere di possibili soluzioni alternative. Insistere significherebbe continuare ad esercitare una violenza inammissibile contro i sacrosanti diritti del territorio e contro gli stessi principi del nostro Stato democratico”