DI NISIO, UN MIGLIORAMENTO CHE DANNEGGIA
Quando il miglioramento può danneggiare, se non anatomico alle esigenze del diretto interessato. Aumenta il malcontento dei pendolari che ogni giorno sono costretti, per motivi di lavoro o di studio, a recarsi all’Aquila. A farsi portavoce della protesta Francesco Di Nisio, presidente della Federcopa, il quale, a seguito di numerose segnalazioni, espone il disagio di lavoratori e studenti che utilizzano gli autobus della tratta Sulmona-L’Aquila (via Molina Aterno). “In questo lungo e tortuoso percorso l’Arpa ha voluto aggiungere tre fermate all’andata (San Pio, Frascara e Sant’Emetrio) e tre al ritorno (San Pio delle Camere, Frascara e Sant’Emetrio) allungando i tempi di percorrenza di circa quindici minuti. Il rendere meno efficiente il precedente servizio e il mancato potenziamento delle corse da Sulmona verso L’Aquila” continua Di Nisio “colpisce duramente solo la comunità del Centro Abruzzo. I pendolari non sanno più cosa fare per arrivare in tempo utile al lavoro o a scuola”. Ecco, dunque, che Ferdecopa lancia un ennesimo appello alla Prefettura al fine di ripristinare il servizio con corse dedicate o dirette. “In difetto a pagare saranno sempre le fasce più deboli del Centro Abruzzo in barba ai diritti che la Repubblica deve tutelare” commenta DI Nisio. “C’è da restare sbigottiti ad ogni azione di ‘miglioramento’ attuate dall’ARPA poiché queste sono sempre a danno del Centro Abruzzo. “Ormai è divenuta una regola: se c’è da migliorare il servizio si opera nel teramano, nella costa adriatica, nella marsica o nell’aquilano, ma se c’è da fare sacrifici e tagli si opera nel Centro Abruzzo”. Questa ormai è l’amara sintesi degli utenti peligni sul trasporto pubblico regionale.