NOMINE SCRUTATORI, MARINUCCI “ERO PER IL SORTEGGIO TRA I DISOCCUPATI”

“La mia opzione era per una metodologia di scelta che privilegiasse il sorteggio circoscritto ai disoccupati”. Così oggi in una nota precisa il consigliere socialista di minoranza Luciano Marinucci, tirato in causa nelle polemiche , che sembrano non avere fine, sulla nomina degli scrutatori a chiamata diretta, decisa nella seduta della Commissione elettorale dello scorso sabato. Precisazione e smentite arrivano dal Consigliere soprattutto relativamente a quelle che definisce ” illazioni” che lo vorrebbe “coinvolto nella “lottizzazione” dei componenti dei seggi elettorali”. In incipit della nota Marinucci racconta che con una telefonata il 31 gennaio “ero stato reso edotto dal Sindaco circa la metodologia che la maggioranza consiliare aveva intenzione di adottare in merito alla nomina degli scrutatori. In quella circostanza” prosegue nella nota “ho fatto subito presente al dottor Federico che ritenevo doveroso sottoporre l’orientamento della maggioranza, consistente nella nomina diretta degli scrutatori, alla valutazione dei colleghi di minoranza, non esimendomi dal manifestare , tuttavia, l’opzione preferenziale per una metodologia di scelta che privilegiasse il sorteggio, ancorchè circoscritto ai disoccupati.
Risulta, pertanto, destituita di ogni fondamento l’affermazione del Sindaco secondo la quale avrei condiviso la scelta operata dalla maggioranza. Del resto, la decisione di non partecipare alla seduta della Commissione, afferma in modo inequivocabile il diverso orientamento da me professato”. Tiene a precisare Marinucci “avverto il dovere di smentire, nella forma più categorica, l’illazione, fatta artatamente trapelare in alcuni organi di stampa, secondo la quale avrei, addirittura, partecipato alla spartizione delle nomine. Ciò è palesemente falso, non avendo , in nessun modo, preso parte a tale deprecabile opzione lottizzatoria. Chi afferma il contrario mente sapendo di mentire. La scelta di procedere alla nomina diretta degli scrutatori è da ricondurre unicamente ad una determinazione unilaterale della maggioranza, che sarà chiamata a rispondere, anche di questi metodi, di fronte al corpo elettorale.
Le illazioni di questi giorni stridono pesantemente con i principi di correttezza e linearità ai quali ho sempre inteso ispirare il mio agire politico”