CACCIA AI “LADRI DI BANCOMAT”

Scoperti due autori delle manomissioni agli sportelli, scattata la caccia ai “ladri di bancomat”. Al momento dell’erogazione delle banconote, bloccavano lo sportello bancomat infilando rapidamente all’interno una sottile lamina, con due forcine all’estremità, che, data la sua conformazione, non altera il corretto funzionamento del bancomat, consentendo alla fessura da dove escono le banconote di richiudersi automaticamente.  E’ così, con la tecnica particolare chiamata della “forchetta” che due romeni residenti fuori provincia manomettevano alcuni bancomat meccanica mente, effettuando una prima operazione legittima con titoli validi, prelevando una cifra minima (in genere 20 euro).  Con l’accusa di furto aggravato in concorso entrambi sono stati denunciati dalla squadra anticrimine della polizia di Sulmona, diretta dal commissario capo Francesca La Chioma. Con questo sistema,  mentre il cliente effettuava una regolare operazione,  il suo denaro non veniva erogato, in quanto restava all’interno della macchina e veniva, poi, preso dai malfattori che, forzando lo sportellino, sfilavano la lamina impossessandosi delle banconote. La frode e’ stata scoperta dal direttore di uno sportello bancario di Sulmona, il quale ha segnalato il fatto al personale della Squadra Anticrimine del Commissariato, specificando la particolare modalita’ utilizzata. Le indagini, partite dalla ricerca di casi in cui era stata utilizzata la stessa tecnica, hanno portato ad individuare uno degli autori, responsabile di un caso analogo avvenuto in provincia. Dalla visione delle immagini delle telecamere della banca, e’ stato infatti possibile riconoscere il soggetto, del quale si era acquisita la foto segnaletica. Allo stesso modo, si e’ risaliti ad identificare anche il secondo responsabile. Da una ricerca fatta presso tutti gli istituti di credito della zona, sono stati individuati altri due casi, avvenuti lo stesso giorno, sempre con la tecnica della forchetta, uno a Sulmona e un altro a Popoli. Grazie alle immagini delle telecamere poste sui bancomat e’ stato appurato che gli autori erano gli stessi due romeni. Sulla base degli elementi raccolti, il G.I.P. del Tribunale di Sulmona ha emesso due ordini di custodia cautelare in carcere nei confronti dei responsabili che, al momento, si sono resi irreperibili e probabilmente hanno fatto rientro nel loro paese.