RANALLI, UNA SQUADRA OMOGENEA

SULMONA – Meglio una squadra omogenea, più che eterogenea. Chiama a raccolta tutti gli elettori del centrosinistra Peppino Ranalli, reduce dalle primarie che lo hanno decretato candidato sindaco della coalizione di Pd, Sel  Idv. Non guarda di buon occhio i gruppi dalle troppe alleanze, in quanto, secondo lui, sono fonte di confusione, ma si apre al confronto con partiti, movimenti ed esponenti delle diverse componenti. Torna in campo dopo una pausa di riflessione Ranalli e afferma: “Sento il dovere e la responsabilità di farmi primo garante dell’unità del centrosinistra, in tutte le sue anime e componenti” afferma in una nota, in cui, richiamando proprio all’unità, rivolge un appello a coloro che idealmente sono vicini al centrosinistra, nei valori e obiettivi, al fine di “costruire insieme, nel dialogo e nell’incontro delle proposte, delle idee e delle aspirazioni, un progetto concreto e partecipato di seria alternativa al centrodestra che arriva con fatica a fine mandato rimediando un bilancio fallimentare a tutto danno della città”. Boccia l’idea di chi opta per ” un percorso che mescola troppe appartenenze che sono state contrapposte per un’intera consiliatura, unendo uomini di centrosinistra con uomini dell’area moderata e di destra. Questi raggruppamenti troppo eterogenei” spiega Ranalli “portano ad inevitabili confusioni e contraddizioni, tali che non garantiranno mai il buon governo della città nè quella stabilità politica ed amministrativa utile a risolvere i problemi piu’ gravi che oggi vive la comunità sulmonese e di riflesso l’intero comprensorio”. Ecco, dunque, che nel nome della sinergia si rende disponibile “ad incontrare tutti gli esponenti delle diverse componenti, partiti e movimenti, per aprire un onesto e proficuo confronto di idee, di proposte e di iniziative da intraprendere insieme nel prossimo futuro, consolidando quell’unità che assicurerà la vittoria elettorale, favorita da una squadra omogenea, con obiettivi chiari, da porre al servizio esclusivo della città”.