ORDINE DEGLI AVVOCATI E CGIL L’AQUILA: SOLIDARIETA’ A NANNARONE
“L’Ordine degli Avvocati di Sulmona esprime solidarietà assoluta ed incondizionata alla collega Teresa Nannarone, ma anche a tutti quelli che, purtroppo, subiscono ogni giorno la negazione e il disconoscimento di un diritto previsto e tutelato da una legge dello Stato”. E’ quanto si legge in una nota diffusa oggi dall’Ordine forense. “La legge forense dello Stato, stante la specificità della funzione difensiva e della primaria rilevanza giuridica e sociale dei diritti alla cui tutela essa è preposta, garantisce, agli artt. 1 e 2, l’indipendenza e l’autonomia dell’Avvocatura, indispensabili condizioni dell’effettività della difesa e della tutela dei diritti, tanto che l’Avvocato, dice espressamente la legge, ha la funzione di garantire al cittadino l’effettività della tutela dei diritti – prosegue la nota – di conseguenza l’Ordine degli Avvocati di Sulmona, la cui funzione primaria è, per l’appunto, quella di garantire, attraverso il controllo sulla corretta applicazione della legge forense nell’ambito del circondario del Tribunale di Sulmona, l’effettività della difesa e della tutela dei diritti, non può accettare che dinanzi all’esercizio legittimo di un diritto, in particolare del diritto costituzionale, insopprimibile, di manifestazione del pensiero, si possa rispondere con la più vile, violenta e barbara delle offese, tal quale è il rivolgersi ad una persona, ad una donna, come è di recente accaduto ai danni della nostra Collega Teresa Nannarone, con l’espressione “vaffanculo stronza — ti dovrebbero stuprare”, e, ancora, con l’espressione “magari alla Nannarone gli piace”.violenza verbale, minacce e atti intimidatori. Solidarietà a Teresa Nannarone, a Cristiana Graziani e Simona Giannangeli, è stata espressa dalla Cgil dell’Aquila. “La nostra solidarietà, il nostro sostegno e il nostro incoraggiamento a continuare nell’impegno che praticano quotidianamente vanno a Cristiana Graziani, a Simona Giannangeli e a Teresa Nannarone – dichiara la Cgil – ci indigna che nel nostro territorio in soli pochi giorni si siano verificati ben tre episodi di violenza ai danni di donne che esprimono il proprio pensiero, il proprio dissenso e il proprio impegno politico e sociale.
Ci indigna e ci preoccupa che diritti come quello di espressione, che ritenevamo acquisiti perché sanciti dalla nostra Costituzione, siano minacciati dal clima di arroganza, violenza e intolleranza che ormai si respira nel nostro paese e nel nostro territorio”. “Atti di violenza come quelli subiti da Cristiana, Simona e Teresa hanno tutti gli elementi per essere considerati violenza di genere, aggiungendo quindi una valenza di subcultura maschilista ad atti già di per sé esecrabili – conclude il sindacato – la Cgil dell’Aquila abbraccia Cristiana Graziani, Simona Giannangeli e Teresa Nannarone, che qualificano il nostro territorio attraversandolo con rigore, coraggio, professionalità e sguardo di donna ed auspica che la magistratura individui i responsabili di tre atti che hanno un’unica matrice di violenza a cui diciamo no”.