A STARE BENE SI COMINCIA DA PICCOLI
rubrica pubbliredazionale a cura del Dottor Antonio Pacella, Medico Chirurgo Specialista in Scienza dell’Alimentazione Medicina e Chirurgia Estetica (Riceve a Sulmona, Pescara, Roma)
Nasce oggi 9 marzo 2015 la rubrica “Sapori Peligni”, una nuova realtà che ha lo scopo di favorire cultura alimentare e nutrizione consapevole e di parlare dei problemi riguardanti in particolare l’Abruzzo interno, favorendo la promozione della salute, attraverso piccoli cambiamenti nella routine quotidiana e cercando di prevenire le problematiche e le malattie legate ad uno stile di vita errato.
Grazie al supporto scientifico e alla collaborazione di professionisti della medicina e della nutrizione, toccheremo diversi aspetti riguardanti l’alimentazione, i prodotti tipici locali, le tradizioni ma soprattutto le problematiche che la nostra popolazione affronta ogni giorno.
Il primo pezzo di questa rubrica, è dedicato ai bambini, motore e futuro della nostra società e speranza di rilancio della nostra Terra. Da loro, bisogna infatti partire, per costruire un futuro radioso e districarsi in un mondo pieno di insidie, legate alla disinformazione, alla cattiva pubblicità e a notizie sempre più pilotate da chi muove i fili della nostra salute. Proprio per questo, la filosofia nutrizionale COME MANGI, ha creato una innovativa metodica alimentare, che presto verrà presentata in un libro con il nome di Dieta Sensoriale, che ben presto sarà divulgata nelle scuole del territorio, per far capire l’importanza e il legame tra il cibo e i nostri sensi.
Sono infatti proprio questi, che ci guideranno, come accadeva in passato, a fare le scelte migliori. E i migliori interpreti sono soprattutto i bambini e i ragazzi, i quali, essendo meno abituati degli adulti a scelte insensate e legate ai sapori industriali, potranno insegnare ai loro genitori, e a tutti coloro che vorranno imparare, l’elisir di lunga vita.
INIZIAMO DA ALCUNI DATI. ALLARMANTI.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) i bambini in eccesso ponderale nel mondo sono 44 milioni. L’impatto dell’obesità e le conseguenti ripercussioni dirette sulla salute sottolineano come sia prioritario e necessario contrastare tempestivamente tale fenomeno. In Europa, il sovrappeso e l’obesità riguardano in media il 30% dei ragazzi e adolescenti.
L’Italia è uno dei Paesi europei più colpiti dal fenomeno dell’obesità infantile: nel nostro paese la prevalenza di sovrappeso in età pediatrica supera di circa 3 punti percentuali la media Europea, con un tasso di crescita/annua dello 0,5-1%, pari a quello degli Stati Uniti. 1 bambino su 4 è obeso e 1 su 2 sovrappeso; tra le bambine le percentuali scendono rispettivamente al 16% e al 41%.
La regione più colpita dal fenomeno è la Campania, dove 1 bambino di terza elementare su 2 è obeso o in sovrappeso; seguono Puglia, Molise Abruzzo e Basilicata, che evidenziano percentuali superiori al 40%, come evidenzia lo studio “Okkio alla Salute” 2014.
Sempre da tale studio emergono altre statistiche interessanti, che mostrano quanto sarebbe importante riuscire a creare un sistema di sorveglianza nutrizionale e di formazione-informazione per genitori e figli. Emerge infatti che l’8% dei bambini salta la prima colazione, il 31% fa una colazione non adeguata ai fabbisogni nutrizionale, il 52% fa una merenda di meta’ mattina abbondante e troppo ricca di zuccheri o di grassi. A questo si aggiunge, secondo quanto riportato dai genitori che il 25% non consuma quotidianamente frutta e/o verdura, frutto questo di cattive abitudini proprie dei genitori stessi. Al contrario, il 41% dei genitori dichiara che i propri figli assumono abitualmente bevande zuccherate e gassate.
A tutto questo, si aggiunge che il 18% pratica sport per non piu’ di un’ora a settimana, mentre il 35% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi piu’ di 2 ore al giorno. Ma il problema che desta più preoccupazione, è il ruolo attivo dei genitori nel favorire queste cattive abitudini.
Infatti i genitori non sempre hanno un quadro corretto dello stato ponderale del proprio figlio: dai dati 2014, come nel passato, emerge che tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 38% non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale e solo il 29% pensa che la quantita’ di cibo da lui assunta sia eccessiva. Inoltre, solo il 41% delle madri di bambini fisicamente poco attivi ritiene che il proprio figlio svolga poca attivita’ motoria. E poi, avete mai provato ad immaginare quanta fatica può fare un bambino in sovrappeso nel fare la normale attività fisica? Avete mai pensato alle sollecitazioni cardiache date dall’incremento di pressione arteriosa, il consumo di ossigeno e la mancanza di lucidità nel fare esercizi che senza una zavorra addosso, verrebbero meno?
Il dato più preoccupante di queste statistiche infatti riguarda l’impatto dei genitori sull’alimentazione dei minori: solo il 45% circa conosce le regole della sana alimentazione. Purtroppo sono moltissime le prove che indicano un legame tra l’esposizione dei bambini al marketing alimentare, la cattiva alimentazione e l’obesità, in quanto esso promuove cibi e bevande ad alto contenuto di calorie errate (le calorie non sono tutte uguali), grassi saturi o idrogenati, zuccheri raffinati e semplici o sale, spingendo il palato e il cervello allo sviluppo di preferenze alimentari non salutari.
“Fai che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo” scriveva Ippocrate già nel 400 A.C. Da questa frase è iniziata la correlazione tra medicina e cibo, la quale è progredita fino ai giorni nostri facendoci scoprire che, con una corretta nutrizione, si abbassa il rischio di malattie cronico degenerative, si migliora la prestazione fisica e mentale, si combatte la depressione e si migliora, più in generale, la qualità della vita.
Volete davvero fare qualcosa per i vostri bambini? Iniziate a pensare al loro presente e al loro futuro. Ma pensate anche al vostro, se non volete un giorno essere un peso per loro, per via delle malattie legate ai vostri cattivi comportamenti attuali.
Fare prevenzione è una cosa che deve iniziare da piccoli. Ma che va bene a qualunque età.
Credo che abbiate tutti in mente la frase “prevenire è meglio che curare”. Volete iniziare?
RISPONDETE VOI STESSI A QUESTE PICCOLE DOMANDE
- Avete mai provato a cucinare con i vostri bambini?
- Avete mai provato ad andare al supermercato con loro?
- Variate le vostre scelte a tavola?
- Inserite nella vostra alimentazione proteine vegetali, come i legumi?
- Rispettate la stagionalità di frutta e verdura?
- Sapete da dove proviene il cibo che comprate?
- Nelle vostre preferenze puntate più alla qualità che quantità?
- Avete mai letto la lista degli ingredienti del cibo che comprate?
- I piccoli spostamenti li fate a piedi?
- Masticate lentamente e assaporate il cibo che introducete nella vostra bocca?
- Introducete almeno 2 volte al giorno la verdura?
- Preferite alimenti industriali a quelli preparati in casa?
- Saltate la colazione?
- State attenti a sostituire in parte il sale con le spezie?
- La cena è il vostro pasto principale?
Se la risposta a queste piccole domande è negativa, fate qualcosa per voi e per i vostri figli.
Perchè come insegnate loro il comportamento e l’educazione civica, avete il dovere di insegnare il comportamento alimentare. Ma prima dovete imparare voi. Perchè loro vi guardano come modelli da seguire. E non si tratta di capire se uno è il leggero sovrappeso o meno. L’obiettivo è l’equilibrio. Sia del corpo che della mente. Ricordate sempre che la bellezza è l’armonia delle forme e dei comportamenti. Ogni eccesso genera malattia. Iniziate un percorso di salute insieme a loro. Rivolgetevi ad un esperto. Risparmierete molti soldi in futuro per curare le loro malattie e per donare loro la vera felicità.
Antonio Pacella
Medico Chirurgo Estetico
Specialista in Scienza dell’Alimentazione